Israele – Governabilità difficile
Ecco come il grande vignettista israeliano Michel Kichka, di cui Pagine ebraiche di febbraio attualmente in distribuzione presenta il nuovo libro “Ce que je n’ai pas dit à mon père” (Seconda generazione. Quello che non ho detto a mio padre – Dargaud), fotografa la situazione della politica israeliana all’indomani delle elezioni. Ispirandosi alla favola del re nudo, Kichka ritrae il vincitore annunciato Benjamin Netanyahu, uscito ridimensionato dalle urne con l’immagine del suo alleato Avigdor Lieberman a tentare di nascondere la notizia della sua debolezza, mentre i tre leader di centro-sinistra Shelly Yachimovich del Labor, Yair Lapid di Yesh Atid (indicato come la sorpresa e il vincitore di queste elezioni, almeno rispetto alle aspettative preelettorali) e Tzipi Livni di Hatnua gridano la verità “E’ nudo!”.
A reggere il mantello di Netanyahu il suo ex pupillo e ora rivale (ma probabilmente anche indispensabile alleato) Naftali Bennett di Habayit Hayehudì che svela invece la sua prospettiva “E’ nullo”. A indicare come, nel fare da puntello a una eventuale coalizione di destra, rappresenterà un forte condizionamento per Netanyahu.