misericordia…

Nella Shiràt Hayàm quando si parla della distruzione del Faraone e del suo esercito si dice che Dio è “ish milchamà” – l’uomo della guerra. Rav Sorozkin nota una stranezza in questa espressione, cioè che il nome di Dio usato per indicarlo come combattente è il tetragramma che normalmente viene usato per indicare l’attributo della misericordia divina. Sorozkin afferma che combattere il male e i malvagi è un atto di pietà nei confronti delle loro vittime e del resto dell’umanità.

Alfonso Arbib, rabbino capo di Milano

(25 gennaio 2013)