…Memoria

Venticinque anni sono un tempo sufficiente per ripensarci? Io ritengo di sì. “Io ho fatto e faccio il mio lavoro di storico del fascismo. So che il fascismo italiano è al riparo dall’accusa di genocidio, è fuori dal cono d’ombra dell’Olocausto”. E’ uno dei passaggi dell’intervista che Giuliano Ferrara fa a Renzo De Felice e che il “Corriere della sera” pubblica il 27 dicembre 1987. 25 anni dopo tutti a dire “mai più!”.
Qualcosa non torna. O noi italiani non abbiamo davvero niente a che vedere con quella storia, oppure abbiamo molto a che vedere. Delle due, una. Una terza possibilità non c’è. Visto che Renzo De Felice ha pagato l’estremo tributo alla natura, forse si potrebbe chiedere a Giuliano Ferrara cosa ne pensa, venticinque anni dopo. Sempre che ciò non provochi eccessivo disturbo, naturalmente. Lo stesso si potrebbe dire ai miei colleghi storici. Ma quella, è una vicenda che non si risolve con una dichiarazione, ma chiede che si aprano dei cantieri di ricerca su temi e questioni per ora sostanzialmente disertati.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(27 gennaio 2013)