Voci a confronto

Ancora in primo piano sui giornali di oggi le dichiarazioni di Silvio Berlusconi a proposito di Mussolini, specialmente dopo lo sconcerto espresso dall’Unione europea e la difesa dell’ex premier da parte di un altro esponente di spicco del Pdl, Renato Brunetta (vedi tra gli altri Paola Di Caro sul Corriere della Sera). Le parole del presidente UCEI Renzo Gattegna vengono ancora una volta riprese dal Corriere, così come dal quotidiano francese Le Monde. A commentare l’episodio, mettendo l’accento sulla precisazione della Fondazione Memoriale della Shoah (“Non era stato invitato”), è anche Michele Serra di Repubblica sulla sua Amaca. Sempre su Repubblica la rabbia di Piero Terracina, sopravvissuto ad Auschwitz, intervistato da Gabriele Isman. Sul Messaggero, lo storico Mario Avagliano, collaboratore del portale Moked, analizza la rimozione delle colpe da parte della societàitaliana. La Stampa dedica alla vicenda l’intera pagina della sua rubrica di lettere, con molti messaggi di sconcerto, ma anche alcuni di approvazione delle dichiarazioni di Berlusconi. “Sinistra filoebrea per un giorno. Gli altri 364 giorni abbraccia Hamas” l’inopportuno titolo scelto da Il Giornale per il commento di Fabrizio Rondolino, in cui si riportano le posizioni dei principali esponenti del Partito democratico nei confronti diIsraele, accostandoli a quanto accaduto nel Giorno della Memoria. Ancora a proposito di Memoria, sulla prima pagina del Corriere della Sera Roma, Paolo Conti rilancia la proposta di proclamare il 16 ottobre, giorno in cui nel 1943 i nazi-fascisti razziarono il ghetto della capitale, giornata di lutto cittadino.
A proposito del dibattito sulle unioni gay, l’Osservatore romano riprende e anticipa i contenuti di Pagine ebraiche di febbraio attualmente in distribuzione, che propone diverse pagine dedicate al tema. “L’Italia è un paese multireligioso” così Marco Ventura commenta sul Corriere della Sera il dato che con la stipulazione delle Intese con l’Unione buddista e l’Unione induista italiane, che entreranno in vigore venerdì, è la prima volta che lo Stato approva accordi con una religione non cristiana, ad eccezione di quanto fece nel 1989 con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.
Per quanto riguarda le notizie dal Medio Oriente, Fiamma Nirenstein sul Giornale descrive gli ultimi orrori della giustizia iraniana: inventato un congegno per amputare le dita ai ladri.

(29 gennaio 2013)