…storia

Ignazio La Russa, pochi giorni dopo le note dichiarazioni di Silvio Berlusconi su Mussolini, ha dichiarato in un’intervista radiofonica che “Mussolini è un grande statista. Se lo dicono di Monti figuriamoci se non possiamo dirlo di Mussolini”. Aggiungendo, “Buio pesto sulle leggi razziali, ma nel fascismo ci sono state molte luci”. Non credo che questa sequela di dichiarazioni da parte di chi ha più volte mostrato di essere sedotto da una concezione autoritaria del potere costruita sulla pietra angolare del conflitto di interessi, non a caso un unicum nelle democrazie occidentali, possa essere considerata casuale. Mi si dirà, ma questa è politica spiccia, campagna elettorale. No, rispondo. Parlo proprio in quanto ebreo e dal punto di osservazione ebraico. Purtroppo, forse perché in cerca di spazio elettorale, questa volta, quella parte politica rappresenta, in Italia, l’incarnazione della deriva xenofoba e nazionalista che si aggira per l’Europa. Un pericolo anzitutto per gli ebrei, come la storia, ormai rimossa, ci ha insegnato.

Davide Assael, ricercatore

(6 febbraio 2013)