Rav David Hartman (1931-2013)
“Mi ha dato l’opportunità di pensare senza alcuna limitazione”. Così Avi Sagi, professore all’Università di Bar Ilan ha ricordato rav David Hartman, scomparso ieri all’età di 81 anni.
“Un pubblico filosofo per il popolo ebraico – lo ha definito Michael J. Sandel, professore di filosofia politica a Harvard – Come Maimonide portò Aristotele a conversare con Mosè e rabbi Akiva, così Hartman ha rinnovato il pensiero ebraico portando la sensibilità progressista nel ragionamento talmudico”. Ma a spiegare nella maniera più approfondita la figura di rav David Hartman è stato il filosofo Moshe Idel “I filosofi non costruiscono, discutono, si occupano della comprensione dei fenomeni. Hartman ha costruito una comunità, allo stesso modo in cui lo ha fatto movimento hassidico. Non è un insegnante, è qualcuno che crea – ha spiegato al quotidiano Haaretz – E’ impossibile circoscrivere la sua attività all’ambito religioso. Se un giornalista come Thomas Friedman (editorialista del New York Times e vincitore del Premio Pulitzer ndr) arriva in Israele e va direttamente a intervistare Hartman non è semplicemente una questione di religione. Se ministri e primi ministri si consultano con Hartman, non è semplicemente una questione di religione”. Rav Hartman era nato nel 1931 a Brooklyn in una famiglia di hassidim. Fu allievo di rav Joseph B. Soloveitchik, uno dei più illustri maestri dell’ultimo secolo e ricevette il titolo rabbinico alla Yeshiva University nel 1953. Conseguì poi un master in filosofia alla Fordham (New York) e il dottorato alla McGill, ricoprendo nel frattempo il ruolo di rabbino capo di Montreal. Nel 1971 si trasferì con la famiglia in Israele e divenne professore di filosofia all’Università ebraica di Gerusalemme. Nel 1976, in seguito alla crisi in cui versava Israele in seguito alla Guerra del Kippur, fondò lo Shalom Hartman Institute, nel nome di suo padre, promuovendo un approccio ebraico di apertura verso tutte le componenti del mondo ebraico, e di sensibilità progressista “Io voglio riportare la Torah al partito laburista, all’intero popolo di Israele – aveva dichiarato Hartman in un’intervista a Yediot Achronot nel 2011 – Non voglio che la religione sia proprietà privata di determinati gruppi. Non voglio che la lunghezza delle peiyot (i boccoli ai lati del viso ndr) diventi un fattore determinante”. Per le sue posizioni Hartman è stato spesso oggetto di critica da parte della leadership ortodossa in Israele.
L’Istituto Hartman offre programmi e seminari rivolti a un pubblico molto diverso, dai grandi studiosi ai neolaureati, dagli ufficiali dell’esercito ai liceali.
Rav Hartman è stato consulente di numerosi ministri israeliani nel corso dei decenni ed è autore di varie opere di pensiero ebraico. Lascia cinque figli. Uno di loro, Donniel, lo ha da tempo sostituito alla guida dello Shalom Hartman Institute.
Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked
(11 febbraio 2013)