Qui Napoli – Una nuova biblioteca ebraica per la città
Inaugurata ieri mattina presso l’Emeroteca Tucci di Napoli la mostra “Ebraismo e Shoah in 500 libri di cinque secoli” (Piazza Matteotti, palazzo delle poste 2 piano).
Dopo il successo dello scorso anno, quando la mostra di quotidiani sulle leggi razziste restò aperta sei mesi invece di uno per le continue richieste di scolaresche e visitatori, lo staff dell’Emeroteca ha organizzato una nuova esposizione mettendo in mostra parte dei 500 volumi reperiti nell’arco dell’anno, che andranno a costituire un nuovo fondo bibliografico, donando così a Napoli una nuova biblioteca ebraica.
Si tratta di volumi in diverse lingue, italiano, francese, inglese, tedesco, ebraico, spagnolo e ungherese, per la maggior parti volumi riguardanti la Shoah e le leggi razziali, ma anche preziosissimi libri sull’ebraismo, il più antico data al 1632: il De republica hebraeorum di Petrus Cunaeus.
Un fondo preziosissimo, unico nel sud Italia, che va ad aggiungersi a quelli di Roma e Milano (dove gli studiosi del sud erano fin ad oggi costretti a recarsi).
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del Cardinale Crescenzio Sepe che si è congratulato per l’iniziativa di grande pregio, sottolineando l’importanza dell’iniziativa per le future generazioni dato che i testimoni viventi, per ragioni anagrafiche, stanno diventando sempre meno.
Il rabbino capo Shalom Bahbout, oltre a complimentarsi per l’iniziativa, ha auspicato che l’emeroteca possa raccogliere un numero maggiori di documenti e volumi dei secoli precedenti, che riguardino sopratutto la cacciata degli ebrei dalla Spagna e dal sud Italia, altro capitolo doloroso della storia del Meridione.
Claudia Campagnano
(14 febbraio)