Valori

Pur senza voler entrare nelle polemiche elettorali che hanno contraddistinto gli ultimi giorni c’è un aspetto negli interventi di Anna Segre e di Anna Foa che ci fornisce uno spunto interessante. Scrivono entrambe che esistono una serie di valori tra cui la memoria, la giustizia, la cultura o il rispetto per la donna che possono essere identificati come tra i più profondi ideali dell’ebraismo. Ora non v’è dubbio che ciò corrisponda al vero; chi si sognerebbe mai di sostenere il contrario? Il problema casomai è un altro, spiegare come l’affermazione universalistica di alcuni principi non corrisponda automaticamente alla visione particolare che l’ebraismo ha di questi. Tutti sono a favore della pace nel mondo, più complesso sarà spiegare come raggiungerla. Pertanto affermare alcuni valori come profondamente ebraici non basta. In primis perché questi principi non appartengono solo a noi e secondo perché esiste una declinazione ebraica a questi valori che non sempre corrisponde a quella degli altri popoli. L’estinzione del debito per il povero o la tzniut, la modestia nei comportamenti pubblici, sono soltanto due esempi di come su temi come la giustizia o il ruolo della donna, la visione ebraica possa differire. Per questo condivido la pretesa di una rappresentanza dei valori ebraici nella società, purché lo si faccia a modo, onde evitare la beffa che ad essere rappresentati non siano i nostri valori, ma quelli di qualcun altro.

Daniel Funaro

(14 febbraio 2013)