Voci a confronto
Saranno giudicati con rito abbreviato i quattro estremisti di destra arrestati nel corso delle operazioni che hanno portato all’oscuramento del portale Stormfront (Repubblica Roma). Si sono costituiti parte civile, oltre alla Comunità ebraica di Roma, tre magistrati del tribunale di Palermo, Roberto Saviano e il giornalista Marco Pasqua. Alcuni quotidiani, tra cui il Corriere, riportano le frasi choc nei confronti del ministro Riccardi. “Andrebbe bruciato vivo”, si legge nelle intercettazioni. Gianfranco Fini, presidente della Camera, ha inviato una lettera al giudice in cui spiega di aver accettato le scuse offerte da Daniele Scarpino, ideologo e ispiratore del gruppo.
Luigi Poli, ex capo di Stato maggiore grande protagonista della Liberazione, si è spento ieri all’età di 89 anni. A darne l’annuncio il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con una nota (Corriere Roma).
“Un giovane servitore dello Stato che di fronte a leggi infami e disumane preferì applicare la legge della coscienza salvando migliaia di vite umane”. Così il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna intervenendo alla consegna del premio intitolato alla memoria dell’ultimo questore di Fiume, Giovanni Palatucci (Avvenire).
Il Louvre, con una decisione che ha fatto il giro del mondo, ha deciso di restituire alcuni quadri sequestrati dai nazisti ed esposti nel celebre museo parigino a due famiglie di ebrei austriaci, i Wiener e i Neumann (Repubblica).
“Contro Sharon Nizza una disgustosa campagna di delegittimazione” scrive Fiamma Nirenstein, vicepresidente della Commissione Affari Esteri della Camera, in un comunicato ripreso oggi dal Jerusalem Post in cui si attaccano con parole molto forti le scelte editoriali dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.“Quanto all’Unione – scrive la Nirenstein – ho sempre avuto la sensazione che il suo giornale sia uno strumento di disinformazione con cui il giornalismo non ha proprio un bel niente a che fare”.
Si infittisce intanto il mistero intorno al cosiddetto “prigioniero x” suicidatosi nel 2010 in carcere in Israele. L’uomo, cittadino australiano di origine ebraica, sarebbe stato un agente del Mossad e il governo avrebbe tentato di occultarne l’identità (Stampa, tra gli altri).
(14 febbraio 2013)