Qui Milano – Il CDEC invita la città per il Nuovo Cinema Israeliano

Torna anche quest’anno la rassegna dedicata al Nuovo Cinema Israeliano organizzata dalla Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea in collaborazione con Fondazione Cineteca di Milano e il Pitigliani Kolno’a Festival, è curata da Nanette Hayon e Paola Mortara, con la direzione artistica di Dan Muggia e Ariela Piattelli. Una quindicina le pellicole proposte tra la sera di sabato 23 febbraio e la giornata del 28, a partire dai più recenti film che hanno riscosso il successo della critica internazionale, Footnote di Josef Ceddr, candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 2012, e La sposa promessa di Rama Burshtein, rivelazione dell’ultimo Festival del Cinema di Venezia. “Il cinema israeliano continua a suscitare interesse, ad essere apprezzato quasi in tutto il mondo – scrivono Muggia e Piattelli nella presentazione – Un successo conquistato con l’alta qualità delle opere, ma anche attraverso la varietà dei soggetti affrontati. L’unico tema che ricorre in varie forme, in alcuni dei film presentati, è il mondo religioso”. A prendere spunto dai film proposti anche una serie diincontri in parallelo: dalla lezione dello stesso Muggia sui talenti emergenti del cinema israeliano domenica 24 febbraio alle 11, all’incontro con il regista e consigliere comunale Ruggero Gabbai sul confronto fra Milano e Tel Aviv lunedì 25 alle 17, poi ancora la presentazione de Il Mediterraneo degli altri. Le rivolte arabe tra sviluppo e democrazia (Università Bocconi Editore, 2012) di Rony Hamaui, docente di Economia all’Università Cattolica, in un colloquio tra l’autore e il presidente del Cdec e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Sacerdoti. Tra i titoli in programma anche God’s Neighbors di Meni Yaesh, Life in Stills di Tamar Tal, The Exchange di Eran Kolirin e Restoration di Yossi Madmoni. “In queste giornate porteremo a Milano film e documentari che altrimenti non arriverebbero in alcun modo – spiega Nanette Hayon – Oggi il Cdec rappresenta un punto di riferimento non più, come originariamente, solo per lo studio della Shoah, ma anche per raccontare la cultura ebaica a 360 gradi, compresa dunque Israele. Siamo orgogliosi di offrire alla città di Milano un prodotto originale e di grande qualità, con un occhio anche ai giovani, grazie alle realizzazioni degli allievi del Dipartimento di Cinema dell’Università di Tel Aviv.

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Rossella Tercatin twitter @rtercatinmoked