Verso le urne – “Perché scegliamo la politica”

Idee e prospettive differenti, storie politiche più o meno consolidate, biografie che tracciano un quadro estremamente complesso e diversificato. Ad accomunare i candidati alle prossime elezioni regionali che presentiamo in queste pagine è però la medesima proiezione dell’identità nell’impegno pubblico. Grazie al loro contributo proviamo a fare una prima ricognizione della nuova geografia politica dell’Italia che uscirà dal voto del 24 e 25 febbraio. Ospiti di questo spazio i candidati alla Regione Lombardia Benjamin Khafi (Movimento Lombardia Civica per Gabriele Albertini), Maximilian Mairov (Maroni Presidente) e Daniele Nahum (Patto Civico con Ambrosoli Presidente) e la candidata alla Regione Lazio Claudia Fellus (Lista Zingaretti).

Qui Milano – L’integrazione, la sicurezza e il futuro

L’impegno per i giovani. È questo un tratto che avvicina i tre esponenti della Comunità ebraica di Milano candidati alle prossime elezioni regionali: Benjamin Khafi di Movimento Lombardia Civica per Gabriele Albertini, Maximilian Mairov per Maroni Presidente, Daniele Nahum per Patto Civico con Ambrosoli Presidente (nelle immagini rispettivamente: in alto, al centro e in basso). Dirigente di una società immobiliare, nato a Tel Aviv, una laurea in scienze politiche e un passato come attivista nell’associazionismo giovanile ebraico, Kafhi – 37 anni – spiega il suo impegno per istanze che lui, per la Comunità ebraica, ritiene importanti: “Assicurare che vengano mantenuti i finanziamenti pubblici alle scuole private e lavorare per una società in cui la sicurezza venga prima dell’integrazione”. Sul fronte dei giovani, allo scopo di rimediare alla grave disoccupazione, Khafi suggerisce invece l’impiego dei fondi europei per incentivare la formazione nei settori professionali in cui mancano lavoratori, e agevolazioni fiscali per gli under 35. “Il sostegno all’imprenditoria giovanile è un punto fondamentale del nostro programma – spiega Mairov, 32 anni, avvocato – Puntiamo a istituire un fondo di ammortamento e ad agevolare l’accesso al credito. Da questo punto di vista, mi impegno personalmente a mettere a disposizione la mia esperienza giuridica nella redazione di leggi chiare ed efficaci”. Un ulteriore intento che l’avvocato si propone è quello di lavorare per ottimizzare l’utilizzo delle risorse del sistema sanitario lombardo attraverso la promozione di un sistema di telemedicina già diffuso in Israele e negli Stati Uniti. “Se eletto, il mio primo atto sarà proporre una mozione per la riduzione dello stipendio dei consiglieri del 70 per cento” spiega Nahum, 30 anni, già alla guida dell’Unione giovani ebrei d’Italia e vicepresidente della Comunità ebraica, operatore dell’Associazione Eclettica&Media. Fra i progetti di Nahum l’istituzione di un tavolo tecnico che raccolga i rappresentanti delle comunità etniche e religiose sul territorio lombardo (“che diventerebbe un punto di riferimento per loro quanto per le istituzioni”) e un registro delle coppie di fatto che consenta di esercitare determinati diritti, come quelli in campo sanitario. Infine proposte a favore degli stagisti e delle start up, con l’idea di creare un incubatore sul modello di Tel Aviv.

Qui Roma – Dalla sanità alla lotta contro i razzismi

“Ho sempre cercato di mettermi dalla parte del cittadino e così intendo fare presentandomi a questa sfida per me assolutamente nuova”. Claudia Fellus Pirani, 54 anni, è candidata alla Regione Lazio nella lista civica che sostiene Nicola Zingaretti. Estremamente articolato il suo programma: cultura, territorio, politiche per l’integrazione. E soprattutto sanità, suo settore di riferimento professionale. Per una Regione Lazio, spiega, “al fianco dei più deboli”. “La situazione drammatica in cui si trova la nostra Sanità necessita di una scelta strategica chiara per fare sì che si adottino i provvedimenti giusti e non solo tagli lineari. Per questo – sostiene Fellus – partire dai cittadini, dalla loro esperienza e dalle loro valutazioni può essere utile strumento per capire priorità e bisogni. È arrivato il momento d’invertire la tendenza, mettendo al primo posto i pazienti e adottando alcune linee di lavoro che rendano operative le scelte già compiute sulla carta, ma mai attuate”. Grande attenzione anche ai temi del razzismo e dell’antisemitismo. “La gravissima crisi economica che stiamo attraversando, l’ingresso nella scena politica di partiti che si richiamano a ideologie estremiste – spiega Fellus – non possono e non devono lasciarci indifferenti”. “Ritengo – conclude – che si tratti di un fenomeno sottovalutato anche per via dell’abuso che negli anni è stato fatto dei termini ‘fascismo’ e ‘nazismo’. Oggi purtroppo il pericole è reale”.

(22 febbraio 2013)