Qui Firenze – La risorsa del turismo

In Toscana, come in altre regioni d’Italia, esistono Comunità ebraiche medie e piccole molto attive e impegnate nella valorizzazione del loro patrimonio artistico e culturale. Firenze ne è un ottimo esempio: la sua splendida sinagoga, da poco restaurata, e il museo ebraico ingrandito da alcuni anni, sono sempre di più meta del turismo ebraico e non ebraico.
Visitare la città di Leonardo e Michelangelo e scoprire che qui da secoli la presenza ebraica ha prodotto tanta ricchezza di storia e di arte e che ancora contribuisce alla vita della città, è un’esperienza indimenticabile per chi la vive, italiano o straniero che sia. Lo stesso si può dire per il turista curioso che va alla ricerca di una Toscana meno nota e scopre vestigia di presenze ebraiche di grande interesse storico in borghi affascinanti, come Monte San Savino.
Proprio con l’intento di far conoscere sempre di più questo patrimonio e di stimolare negli addetti ai lavori la sua promozione turistica il 6 marzo pomeriggio la Comunità ebraica di Firenze e Coopculture, gestore dei servizi didattici e turistici dei luoghi ebraici di Firenze e Siena, insieme al Comune di Firenze, hanno realizzato un incontro speciale con gli operatori turistici.
Nei locali della Comunità si sono incontrati operatori incoming, guide turistiche, albergatori, rappresentanti delle università straniere a Firenze. Sono stati accolti dall’Assessore al Turismo del Comune, Cristina Giachi, dalla Presidente della Comunità, Sara Cividalli da Enrico Fink, responsabile della Cultura e Turismo, dal Rabbino Capo Joseph Levi, dal presidente dell’Opera del Tempio Renzo Funaro e da Sara Moscatelli, rappresentante di Coopculture.
L’incontro si è svolto in modo piacevole e assai stimolante per “tutti i cinque sensi”: oltre alla proiezione di immagini dei luoghi ebraici di Firenze e Siena, alla visita guidata del Tempio, alla presentazione di progetti culturali futuri, gli ospiti hanno potuto assaggiare un ottimo buffet di cibo e vino Chianti kasher, accompagnato da un concerto di musica ebraica italiana diretto da Enrico Fink.
Parlando con gli invitati si è capito quanto sia stata importante per loro questa esperienza. Qualcuno, a voce bassa, ha confessato imbarazzato di non essere mai entrato nel Tempio, “anche se lavoro così vicino”, e di avere capito cosa si era perso fin’ora.
Sicuramente questo incontro ha stimolato interesse e crescente curiosità per il turismo ebraico, elementi essenziali in un momento in cui in ambito turistico gli operatori sono sempre di più alla ricerca di itinerari originali. L’incontro è importante anche per la Comunità ebraica perché conoscere e farsi conoscere è un modo per eliminare pregiudizi e per favorire la convivenza all’interno della città che appartiene a tutti.

gbr

(7 marzo 2013)

(La foto della performance musicale di Enrico Fink è di Noemi Coen)