Luoghi di confronto

Questo pomeriggio si apre ufficialmente il Conclave che eleggerà il prossimo papa. Si almanacca sui favoriti, si indugia su rituali antichissimi e affascinanti, si scorgono le tensioni e i conflitti evolutivi in seno alla Chiesa cattolica. Il pendolo oscilla continuamente tra i calcoli – tutti terreni – relativi ai voti e agli schieramenti, e le preoccupazioni spirituali per il riflusso della fede in Occidente. La dimensione universale della Chiesa si riflette nelle provenienze geografiche dei suoi cardinali. Nell’ebraismo non esiste un centro spirituale, perché ogni comunità è autonoma e ha pari dignità. L’assetto demografico dell’ebraismo internazionale induce tuttavia le comunità a gravitare sempre più attorno a Usa e Israele, mentre gli altri, anche dall’alto di tradizioni ricchissime, rischiano di scoprirsi sempre più periferici. Ripensando al Conclave, la differenza sostanziale è che non esiste tra gli ebrei un luogo di confronto riconosciuto. Certo, ci sono le istituzioni ebraiche internazionali e gli ebrei rimangono quei “cittadini del mondo” che sono sempre stati; proprio però nell’epoca in cui viaggiare è semplice ed economico, la polarizzazione crescente tra comunità grandi (Usa e Israele) e le altre impedisce un vero confronto multilaterale e una dimensione veramente policentrica: i leader ebrei volano in Israele o negli Usa per “capire come funziona”, e poi riproducono in patria come possono e come sanno. Anche i benefattori sono generalmente nordamericani o israeliani (anche se il flusso di denaro è anche dalla Diaspora verso Israele), e ovviamente condizionano gli aiuti con la loro visione. In questo quadro, che cosa può fare l’ebraismo italiano? Oltre ad aumentare i propri legami internazionali in genere, potrebbe guardare con più attenzione ad altre realtà, come per esempio le comunità latino-americane. I numeri sono per noi comunque inarrivabili (dunque interessanti), e i punti in comune sono più di quelli che ci immaginiamo.

Tobia Zevi, Associazione Hans Jonas twitter @tobiazevi

(12 marzo 2013)