Ewald Heinrich von Kleist (1922-2013)
Ewald Heinrich von Kleist, uno dei protagonisti del fallito attentato del 1944 contro Adolf Hitler – un testimone anche lui, pur se in un senso differente da ciò che normalmente si intende con questa parola – è morto pochi giorni fa, in Germania. Era l’ultimo sopravvissuto del gruppo di ufficiali tedeschi che cercò di assassinare Adolf Hitler, a Rastenburg, e che fallì solo per una serie di coincidenze fortuite. Nato nel 1922 in Pomerania, discendente di una famiglia prussiana che ha dato i natali a molti personaggi di rilievo, sia in ambito politico-militare che artistico e scientifico, nel 1940 aveva scelto l’esercito, nonostante la sua famiglia, molto attiva nella Resistenza tedesca, si opponesse fermamente al regime hitleriano. Nel 1944 si stava rimettendo da ferite rimediate sul fronte orientale quando venne avvicinato dal colonnello Claus von Stauffenberg, che gli propose di partecipare al complotto contro Hitler. Si trattava di una missione suicida e Ewald-Heinrich von Kleist ha raccontato che decise di parlarne con suo padre il quale, con sua enorme sorpresa, rispose che doveva farlo, perché “Un uomo che perde una possibilità come questa non potrà mai più essere felice”. Il piano non poté svolgersi come previsto, e il gruppo dovette pensare a una nuova strategia, che portò all’attentato, fallito, del 20 luglio 1944. Morirono quattro presone, ma Hitler rimase solo leggermente ferito, i cospiratori individuati, catturati e fucilati la notte stessa. Non pagarono solo le persone coinvolte direttamente – il colonnello Claus von Stauffenberg, il generale Riedrich Olbricht, il colonnello Albrecht Ritter Mertz von Quirnheim e il tenente colonnello Werner von Haeften – furono alla fine in cinquemila a morire perché incolpati di avere appoggiato in qualche maniera l’attentato, e fra di loro c’era il padre di Ewald Heinrich von Kleist. Lui stesso venne portato alla sede centrale della Gestapo, interrogato e dopo due settimane inviato al campo di concentramento di Ravensbrück. Inspiegabilmente venne in seguito rilasciato, reintegrato nell’esercito e mandato a combattere al fronte.
Dopo la fine della guerra Ewald Heinrich von Kleist divenne editore, per poi fondare, nel 1962, un forum su questioni di difesa e sicurezza che sarebbe cresciuto fino a diventare la Munich Security Conference, una conferenza annuale che è diventato il più importante forum indipendente per lo scambio di opinioni di politica di sicurezza internazionale.
Sono state pochissime le occasioni in cui von Kleist ha accettato di farsi intervistare, ma la sua storia è stata raccontata in numerosi documentari, e oltre alla “volontà di mettere fine ai tremendi crimini del nazismo” la memoria che sembra più forte è quella dell’atmosfera del tempo, in cui “si percepisce la possibilità di cambiare il corso della storia”.
at twitter@atrevesmoked
(13 marzo 2013)