…Cipro

Fra le diverse notizie che si susseguono in questo difficile momento, di particolare rilievo mi pare il rifiuto cipriota al piano di salvataggio UE, che prevedeva il prelievo forzoso dei conti corrente. Una misura “economica” che noi italiani conosciamo per esperienza diretta, anche se qui bisognerebbe moltiplicare la somma per dieci o quindici. Senza i 10 miliardi del fondo salva Stati, Cipro è destinata al fallimento. Cosa fare, dunque? Semplice, si cercano i soldi altrove. E, dal momento che Cipro è meta attraversata da molti venti, i pretendenti non mancano. Tutto, però, ha un costo, così, la Federazione Russa è pronta a una megaoperazione che porterebbe Cipro nella grande orbita Gazprom, sottraendo all’Europa, anzi all’Occidente tutto, importanti aree di influenza. Un buon esempio di come il mondo potrebbe cambiare; in peggio, per noi. Una domanda dal sapore politico: ad Israele piacerebbe una Cipro in ottica Russia? Ed ancora, basterà all’Occidente la “tenerezza” per recuperare il suo ruolo?

Davide Assael, ricercatore

(20 marzo 2013)