Voci a confronto

Attenzione dei media ancora fortemente proiettata sulla messa inaugurale del ministero petrino di papa Francesco. La stampa cattolica in testa, Osservatore Romano e Avvenire, mette in rilievo la presenza a piazza San Pietro delle massime rappresentanze ebraiche italiane e internazionali. Su Famiglia Cristiana l’intervista al rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni, che si dice “pronto a collaborare”. In merito a un possibile invito del pontefice in sinagoga, dopo aver sottolineato come il presupposto essenziale nei rapporti tra ebrei e cristiani sia la buona volontà di incontrarsi reciprocamente, il rav afferma: “Diamogli un momento di tregua, poi ne riparleremo. Intanto conosciamoci”. Tra i vari interventi dedicati a questo tema sul Messaggero Lucetta Scaraffia, protagonista sul numero di Pagine Ebraiche in distribuzione di un dialogo a due voci con Anna Foa, analizza “la svolta di Francesco”.
Oggi intanto è il giorno dell’arrivo di Obama in Israele. Un evento che è atteso con trapidazione in tutto il mondo per le numerose implicazioni e sfide ad esso legate. Maurizio Molinari, sulla Stampa, è andato tra i banchi del mercato di Gerusalemme per tastare il polso dei cittadini. A trapelare è un forte sentimento di scetticismo da ambo le parti. “È il presidente di un Paese nostro amico, lo accoglieremo come tale ma non credo potrà fare molto più di una gita” dice Avner, venditore di frutta e ortaggi di origine irachena. “Dice di essere a favore dei palestinesi ma in quattro anni non ha fatto nulla, si limita a versare soldi al governo corrotto di Abu Mazen” denuncia Rami, nato a Gerusalemme Est. Nella settimana in cui il mondo dello sport chiama a raccolta dirigenti, atleti e tifosi per la campagna di sensibilizzazione contro il razzismo promossa dall’Unar un nuovo caso tocca da vicino l’Italia. Bedy Moratti, intervistata dal Giorno, difende l’Inter: “Razzisti? La nostra storia parla per noi”.

(20 marzo 2013)