La stella del Magen David Adom
Nelle (quasi) infinite odierne versioni dell’amore per Israele ce n’è qualcuna che, per fortuna, non ha bisogno di premesse ideologiche né di schieramenti. Come dire che ogni tanto è ancora possibile stare da quella parte senza precipitarsi a urlare che lo si fa “per” gli insediamenti o “contro” gli insediamenti, “per” la soluzione due popoli-due Stati o “contro” la soluzione due popoli-due Stati. Senza contrapposizioni politiche, insomma, semplicemente con appartenenza e volontà, si può condividere, appoggiare, indicare e consigliare il gran bel lavoro che sta facendo Sami Sisa con la “sua” associazione Amici del Magen David Adom Italia (www.amdaitalia.org).
Tanto per capirci: soccorso medico d’emergenza a oltre 550mila persone l’anno in Israele e all’estero (MDA in prima fila per i soccorsi a Haiti e alle vittime del terremoto in Giappone), 300mila unità di sangue ogni anno raccolte e distribuite, formazione di oltre 80mila persone (inclusi i programmi di addestramento alla Mezzaluna Rossa della vicina Giordania). Tutto ciò senza alcuna distinzione di fede, etnia o genere. E da oltre 80 anni.
Stefano Jesurum, giornalista
(21 marzo 2013)