Nugae – Minnie
veste Lanvin
Che bello quando la moda, quella snob e costosa fatta di couturiers ispirati, abiti immettibili e modelle imbronciate, decide per una volta di far finta di prendersi un po’ meno sul serio e compie una piccola incursione nel mondo del pop, quello delle cose che tutti conoscono e generalmente amano. Questo è successo la settimana scorsa a Parigi, o meglio nell’universo parallelo di Disneyland, che fra le varie celebrazioni per festeggiare i suoi primi 20 anni, ha ospitato una sfilata di vari stilisti, con una top model d’eccezione, l’intramontabile Minnie. Alber Elbaz, direttore artistico di Lanvin, israeliano di origine marocchina, ha creato una mise apposta per lei. Uno splendido abito da sera blu elettrico con applicazioni di pietre nere e intricate passamanerie argentate e floreali nello stile tipico della maison, con un meraviglioso diadema e naturalmente scarpe col tacco. Elegantissima. Solo Vanity fair ha avuto l’onore di incontrare Minnie insieme a Elbaz dopo l’esclusivissimo défilé, per un’intervista decisamente nonsense in cui lei ha parlato del suo innato amore per la moda ma anche della propria vita privata, raccontando del suo rapporto con Topolino. Mentre Elbaz l’ha definita addirittura “un’icona della moda”. Sul sito di Lanvin c’è anche un video che mostra la visita di Minnie all’atelier e la creazione del suo abito. “Quello che c’é di speciale nella Disney è il fatto che tutto è possibile”, spiega Elbaz. “Questa sorta di universo di fantasy e di reality che si mescolano è quello che mi attira di più (ovviamente anche se parla in francese usa le proprio i termini inglesi – nel mondo dell’haute couture funziona così, è più fashion dire qualche parola in un’altra lingua). E’ un pochino il modo in cui inizio le collezioni: comincio sempre con una storia, con un sogno, poi trovo le soluzioni, in seguito arrivo alla tecnica, e poi devo concludere con il sogno, di nuovo. Comincio e finisco sempre con un sogno”. Perché in fondo, sicuramente Elbaz lo sa, i sogni son desideri di felicità. Anzi, magari gliel’ha suggerito Cenerentola in persona.
Francesca Matalon, studentessa di lettere antiche twitter @FMatalon
(7 aprile 2013)