Voci a confronto
Processo Stormfront: puniti i quattro estremisti di destra alla sbarra con pene che vanno dai due anni e sei mesi ai tre anni di reclusione. Intervistato da Marco Pasqua sul Messaggero, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici esprime la sua soddisfazione. “Il giudice – afferma – ha preso una decisione esemplare che segna un punto importante nella lotta all’odio razziale. Non gioisco, perché all’odio non rispondo con altro odio. All’odio si risponde con la giustizia e questa sentenza ha fatto giustizia”.
Un albero di melograno come segno di amicizia tra Italia e Israele. Questo il dono del Keren Kayemeth LeIsrael all’ambasciatore d’Italia a Tel Aviv Francesco Maria Talò. La notizia è riportata dal Corriere della sera. In Israele proseguono intanto gli incontri diplomatici del segretario di Stato americano John Kerry. Ieri la celebrazione di Yom HaShoah, oggi un importante colloquio con Netanyahu (Avvenire).
Processo Cucchi: confortati nella loro linea dalla super perizia chiesta dal tribunale, i pubblici ministeri Vincenzo Barba e Francesca Loy descrivono lo stato di magrezza di Cucchi al momento del suo fermo per droga come quello “di un deportato ad Auschwitz”, fiaccato anche da 20 anni di tossicodipendenza (Corriere). Torna in piazza a Brescia la celebre statua del Bigio. Per il Guardian è “uno scandalo” che testimonia la scarsa dimestichezza degli italiani con i crimini del ventennio fascista. Tra le reazioni di sdegno, riportate da Libero, quella del direttore del Museo della Shoah di Roma Marcello Pezzetti. Sempre a Roma, nel corso del derby capitolino, il triste repertorio di cori antisemiti esibito da alcuni tifosi laziali ha costituito uno dei momenti più sconfortanti dell’ennesima festa di sport rovinata da aggressioni, violenze, arresti (Gazzetta dello sport).
“La terza alba della Mitteleuropa”. Questo il titolo del denso intervento con cui Claudio Magris apre le pagine culturali del quotidiano del Corriere. Nel suo scritto, in cui è sottolineata la fortissima componente ebraica di quel mondo oggi in gran parte svanito, Magris spiega come ai giorni nostri ci sia bisogno più che mai “di quella civiltà mitteleuropea così sensibile al disagio, così diffidente nei confronti di tutti i sistemi politici e filosofici totalizzanti che pretendono di far marciare il mondo come un esercito e di interpretare e guidare trionfalmente la marcia della Storia stessa”.
Figaro riporta infine lo choc della comunità ebraica francese per il “caso Bernheim” Crescono le pressioni per una dimissione del gran rabbino Gilles Bernheim dall’incarico.
(8 aprile 2013)