Voci a confronto

Scandalo sulla rete per le affermazioni di Justine Bieber, stella del pop statunitense, che dopo la visita alla casa di Anna Frank ad Amsterdam ha dichiarato: “Se fosse viva sarebbe una mia fan”. Sul Corriere della sera Stefano Jesurum invita a non drammatizzare. “L’accusa è infamante: ha usato Anna Frank per vendere più dischi. Può darsi – scrive Jesurum – e sarebbe una ignominia. Però non lo sappiamo, non siamo nella testa di Justin. E viene da domandarsi quanti ragazzi e ragazze passino da Amsterdam e alla casa di Anna Frank vadano a rendere omaggio per cercare di capire. Quanti sappiano che ad Amsterdam c’è l’appartamento dove si nascose e fu arrestata la piccola ebrea tedesca che aveva iniziato a scrivere il Diario il giorno del suo 13esimo compleanno”. Non prendetemi per blasfemo, conclude Jesurum, “ma magari avesse potuto essere una belieber”.
Profanato il cimitero ebraico di Milano con il furto di tredici stelle di Davide. Repubblica, nel dorso locale, registra le reazioni del sindaco Giuliano Pisapia e della Comunità attraverso il suo portavoce Daniele Nahum. “Condanniamo il gesto – dice Nahum – ma vogliamo capire la sua matrice. Potrebbe trattarsi di un semplice furto. presto per parlare di un rigurgito antisemita a Milano. Quando altrove è successo qualcosa di simile sono comparsi simboli che non lasciavano spazio a interpretazioni. Ci affidiamo alle indagini che sapranno fare chiarezza. Per ora ringraziamo il sindaco che ha subito voluto esprimerci la sua vicinanza”.
Sorprendente intervento di Vittorio Sgarbi in merito all’operato del capogruppo grillino alla Camera Roberta Lombardi: “Chi non cerca di piacere con ovvietà può sembrare antipatico. Ma rimproverarle di aver osservato la naturale ‘nonnità’ di Napolitano mi pare troppo. Non parliamo delle ridicole critiche alle sue osservazioni persino troppo prudenti su ciò che di buono viene dal fascismo. Ho dovuto ricordare, senza difficoltà – commenta Sgarbi sul Giornale – la legge di tutela dei Beni Culturali, ottima e ancora in vigore, la 1089 del 1 giugno 1939; il Codice Rocco, difettoso solo dove è stato emendato; le personalità di Pirandello, Fermi, Marconi, Gentile, tutti orgogliosamente fascisti e tutti degni di riconoscente memoria; l’Enciclopedia Treccani; la Scuola Normale di Pisa, riformata da Gentile; la E42 e le infinite altre opere d’architettura e d’urbanistica ben oltre i tempi timidamente indicati dalla Lombardi”. Onore e rispetto per la cittadina Lombardi, conclude Sgarbi, “che dice quello che pensa e conosce l’italiano e i grandi italiani, ricordandole soltanto che oltre a essere cittadina, come tutti noi, è anche deputata a rappresentarci”.
Caos all’interno dell’Autorità Nazionale Palestinese dopo le dimissioni del primo ministro Salam Fayyad. Sulla Stampa Francesca Paci racconta l’attuale tensione tra “crisi” e “faide” che investono l’intero movimento. E il premier amico degli Stati Uniti intanto “se ne va”. Da leggere, sulla stampa estera, anche Wall Street Journal e Financial Times.
Su Repubblica la giornalista Susan Dabbous racconta la sua recente detenzione in Siria. “Lacrime, preghiere e terrore”, sottolinea Dabbous. “Scrivevo su un quaderno e sognavo di inviare messaggi per dire che stavo bene. Pensavano fossi una spia perché ho doppia nazionalità: hanno minacciato di non rilasciarmi”.

(15 aprile 2013)