Setirot – I nostri interlocutori
Comunque la si pensi, le dimissioni dell’ormai ex premier dell’Autorità nazionale palestinese Salam Fayyad sono senza dubbio un segnale con cui Israele e gli amici diasporici di Israele devono fare i conti. Eppure l’argomento pare interessare ben poco, anzi quasi niente. Questo ha a che fare – credo – con il sostanziale e diffuso disinteresse verso ciò che “noiosamente” chiamiamo processo di pace. Ma davvero è indifferente che a detenere il potere al di là dei confini israeliani siano gli islamo-fascisti di Hamas, i pur non sempre coerenti Mahmūd Abbās & C. o personaggi tipo l’ex funzionario della Banca Mondiale e del Fondo monetario internazionale? Non credo proprio. Anche perché con tutti, prima o poi, si dovrà trattare. Sempre che a una pace si voglia arrivare.
Stefano Jesurum, giornalista
(18 aprile 2013)