Shabbat…
“In questo (modo) Aharon potrà entrare nel luogo santo…” (Levitico 16:3) Il Midrash interpreta che il “questo-bezot” non sia altro che il merito legato all’osservanza dello Shabbat, perché la sua influenza, la sua forma ideale non si concentra solo nel “settimo giorno” ma continua ad operare durante gli altri giorni. Questa, secondo il Midrash, deve essere la tendenza del lavoro del Kohen Gadol nel giorno di Kippur: la Kedushà del suo servizio non deve rimanere all’interno dei confini della parte più sacra del Santuario. Il servizio sarà completo, e quindi gradito “in alto e in basso”, quando il Kohen Gadol sarà in grado di trasferire questa Kedushà dal suo contesto sacro in quello profano, nella quotidianità propria e degli altri che a lui guardano come guida…
Adolfo Locci, rabbino capo di Padova
(22 aprile 2013)