…cinismo
Se la politica ha, dalle nostre parti, ormai una dimensione europea, credo che sia il caso di iniziare a parlare di questo Partito Popolare Europeo e del cinismo della sua politica. All’inclinazione all’austerity, soprattutto quando è da imporre a Paesi piccoli e deboli, va aggiunta la spregiudicatezza delle scelte politiche. In Italia, ne abbiamo un fragoroso esempio: dopo aver dileggiato ed umiliato Silvio Berlusconi, dal giorno dopo il voto italiano, il PPE ha spinto per un governo di larghe intese comprendente il PDL, riconsegnando a noi italiani una figura politica che loro stessi hanno contribuito a demolire. Così, fra qualche tempo ci chiederanno come facciamo a votarlo. Ma questo è niente in confronto al caso Viktor Orban, che, mentre noi ci dividiamo fra streaming e non, il mese scorso ha fatto approvare la nuova Costituzione che peggiora ulteriormente la situazione ungherese, il che è tutto dire. La cosa straordinaria è da una parte Barroso, in qualità di capo della Commissione, indirizza richiami al premier magiaro (senza, però, aprire una procedura d’infrazione!), dall’altra ci coabita nello stesso partito concedendogli, solo qualche mese fa, il semestre di presidenza. Come si dice, siamo in una botte di ferro.
David Assael, ricercatore
(24 aprile 2013)