Moked 5773 – Giovani al centro del progetto
All’interno del Moked di Milano Marittima non è certo mancato spazio per i giovani. Infatti, mentre in un hotel a pochi passi si svolgeva il campeggio della durata di quattro giorni organizzato dall’Ufficio Giovani Nazionale per ragazzi dai 12 ai 17 anni, venerdì pomeriggio si è tenuto un workshop di presentazione dei molti progetti di formazione per i giovani esistenti all’interno del mondo ebraico italiano. “C’è un forte investimento in termini di risorse sia economiche sia umane sull’istruzione scolastica, ma molto scarso per quanto riguarda percorsi meno istituzionali, fra cui i movimenti giovanili e seminari di formazione, sul modello anglosassone e israeliano che, come emerge anche dalla ricerca del Professor Campelli, spesso risultano più formativi e più significativi nella costituzione dell’ identità ebraica”, ha spiegato Rav Roberto Della Rocca, direttore del dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI, nel corso della sua presentazione di Yeud- Future Leader Training, il cui secondo incontro della quarta edizione si è svolto proprio a Milano Marittima nei giorni precedenti al Moked .Si tratta di un corso di formazione per giovani leader comunitari, che propone un approccio teorico al management all’interno della quotidianità delle strutture comunitarie mantenendo sempre una prospettiva ebraica come modello di riferimento. Simile nelle finalità anche il Master di formazione organizzato dall’Associazione Hans Jonas, presentato dal presidente Tobia Zevi. Il Master si propone infatti di fornire nozioni di comunicazione affiancate a lezioni di storia, diritto e cultura ebraica in grado di costituire un riferimento per i leader comunitari del futuro. “L’obiettivo più a lungo termine di entrambe queste iniziative dev’essere però quello di proseguire il lavoro con i gruppi di ragazzi anche dopo la fine delle varie edizioni dei seminari, perché questi vadano avanti nel loro percorso con la speranza che alcuni arrivino a candidarsi nei consigli delle comunità e dell’UCEI” ha rilevato Zevi, che ha poi lasciato la parola a Michele e Marco sacerdoti, i vincitori del Premio Rebecca Benatoff. Il concorso, bandito nel 2012 dall’Associazione Hans Jonas, era rivolto a giovani di età compresa fra i 18 e i 35 anni che presentassero progetti di aggregazione e sviluppo all’interno delle comunità ebraiche italiane. Ha vinto l’applicazione per cellulari J-Party, un social network in grado di centralizzare l’organizzazione di tutti gli eventi comunitari italiani, venendo incontro allo stesso tempo alle esigenze di una migliore comunicazione e di una maggiore sicurezza. A riprendere la notizia del lancio dell’app anche il Corriere della Sera.
Francesca Matalon twitter @MatalonF
(28 aprile 2013)