Shimon Peres cittadino onorario di Assisi
Shimon Peres è cittadino onorario di Assisi. Il conferimento questa mattina nel corso di un’intensa cerimonia svoltasi nel convento francescano. Ad essere premiato l’impegno per il dialogo e per la pace in Medio Oriente che Peres, visibilmente emozionato, ha sempre posto al centro della sua azione. L’appuntamento odierno arriva al termine di una fitta serie di colloqui con i massimi rappresentanti istituzionali. Dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al nuovo presidente del Consiglio Enrico Letta, atteso al primo incontro internazionale del suo mandato: i vari colloqui hanno costituito, come affermato nelle note congiunte e nei comunicati, un’importante occasione per rinsaldare storiche amicizie e sviluppare nuove opportunità di lavoro comune. Un concetto ribadito anche nell’udienza con papa Francesco (nell’immagine) conclusasi con un invito ufficiale in Israele (“tutto il popolo ebraico la aspetta”, ha detto Peres) e nel corso dell’incontro privato avvenuto nel pomeriggio con i leader ebraici italiani. Al suo fianco l’ambasciatore d’Israele a Roma Naor Gilon e l’omologo presso la Santa Sede Zion Evrony che con Peres hanno condiviso i momenti più importanti di questa missione.
Nelle parole pronunciate oggi ad Assisi un commosso riferimento a quanti, durante il nazifascismo, proprio in queste terre aprirono la porta alla solidarità aiutando moltissimi perseguitati. Un’azione di coraggio che è valso ad alcuni il massimo tributo del Memoriale dello Yad Vashem di Gerusalemme. “Il vescovo e i frati di Assisi – ha spiegato Peres – offrirono asilo ai rifugiati e così più di 300 ebrei furono salvati da morte certa. Inoltre furono accolti vecchi e malati, donne e bambini che erano scappati dalla Liguria e dalla Toscana, alla ricerca di un rifugio. I frati hanno messo a repentaglio se stessi per salvare le vite di innocenti. Quattro di loro furono nominati Giusti tra le nazioni. Vi ringraziamo dal profondo dei nostri cuori”.
In conclusione di intervento l’invito alla collaborazione per tutti gli uomini di fede e buona volontà. “Ritengo – ha affermato Peres – che tutti gli esponenti delle religioni del pianeta possano dare un contributo utile alla costruzione della pace, mettendo fine alla violenza e alla miseria. Gli sforzi che saranno rivolti alla cancellazione della fame, dell’analfabetismo e dell’ignoranza, e soprattutto che saranno concentrati a salvare le vite di milioni di bambini, salveranno anche il nostro futuro”. Assisi, ha sottolineato Peres, è un grande esempio che ci ricorda due impegni fondamentali: “rispettare il passato e coltivare il futuro”.
a.s. twitter @asmulevichmoked
(1 maggio 2013)
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