Cracovia – Beni ebraici e progetti di futuro

A Cracovia, negli scorsi giorni, sono state poste le basi per un’intesa tra le organizzazioni operanti in Europa a salvaguardia del patrimonio culturale ebraico. Tema di fondo: la rinascita dell’ebraismo nell’Est, in molti luoghi cancellato dagli eventi storici dell’ultimo secolo e il recupero dei beni culturali. Sede del meeting il nuovo centro comunitario di Cracovia, nel cuore dell’antico quartiere ebraico Kazimierz. Tre giorni di incontri, scambio di esperienze tra esperti nello studio, la salvaguardia e il restauro beni culturali con oltre 80 partecipanti provenienti da 22 differenti paesi. Presenti architetti, storici del’arte, dirigenti comunitari e tra questi molti giovani. Perfetta l’organizzazione di Ruth Ellen Gruber che ha lavorato in collaborazione con il centro comunitario.
La Fondazione per i beni culturali ebraici in Italia, rappresentata dai due scriventi, è stata presente con un proprio stand, allestito insieme a quelli degli altri paesi, ricco di materiali illustrativi dei progetti già realizzati sotto la sua egida e di quelli in fase di realizzazione, oltre a progetti italiani, raccolti in questa occasione dalla Fondazione, provenienti da numerose Comunità italiane. Tra le altre Roma, Parma, Ferrara, Mantova, Milano, Bologna, Venezia e Firenze con Siena e Monte San Savino. L’Italia ha suscitato un vivo interesse tra i presenti (l’Italia è sempre il luogo ideale per il “viaggio”) e le nostre relazioni hanno permesso di fare il punto sulle realizzazioni e sui cantieri aperti in sinagoghe, cimiteri, musei. Tra le sfide di maggior criticità è stata messa a fuoco l’esigenza di creare una rete di stabili rapporti di intesa e partnership tra fondazioni e istituzioni ebraiche continentalei per attivare progetti finanziabili dalla Comunità Economica Europea e ciò secondo quanto già attivato dalla Fondazione stessa.
Tra i protagonisti della tre giorni polacca responsabili delle fondazioni che si occupano specificamente di salvaguardia e restauro in Europa: la Rothschild Foundation (Hanadiv) Europe; la David Berg Foundation; la Cahnman Foundation, l’American Jewish Joint Distribution Committee; il World Monuments Fund e la Taube Foundation in cooperazione con la Foundation for the Preservation of Jewish Heritage in Poland, il Jewish Community Centre in Krakow, la Galicia Jewish Museum in Krakow, l’ European Council of Jewish Communities, l’USA Commission for the Preservation of America’s Heritage Abroad. Dunque una presenza di gran peso, che ha mostrato un vero interesse a portare avanti progetti di salvaguardia e rivitalizzazione.
Questo impegno è risultato molto chiaro nell’incontro conclusivo nel quale i presidenti e i dirigenti hanno illustrato l’attività, le esperienze e le condizioni per accedere ai finanziamenti internazionali. Nell’incontro è emersa una significativa attenzione e attesa per i finanziamenti attivabili in campo europeo e statunitense e, su questo tema, la risposta delle fondazioni è stata ferma: le risorse a disposizione saranno indirizzate verso quei progetti definiti, compiuti e cantierabili, con effetti previsti di consistente rivitalizzazione della vita ebraica e capaci di attivare altre forme di co-finanziamento. In tal senso il nostro paese ha portato – insieme ad altri – esperienze interessanti di realizzazioni pluri-finanziate e con concrete realizzazioni capaci di sviluppare – insieme alla tutela – promozione culturale e didattica e sviluppo turistico e occupazionale.
Gli incontri (fittissimi e suddivisi in panel) hanno posto a confronto esperienze diverse ma con una comune proiezione nel futuro. Fondamentale in questo senso l’utilizzo delle moderne tecnologie in cui la Toscana ha primeggiato grazie al progetto 3D curato nella Frankenstein srl.
Baricentro delle varie iniziative il quartiere Kazimierz, che si allunga lungo i bordi della Vistola. Kazimierz conserva intatte le antiche sinagoghe e i cimiteri ed è oggi un vivace centro di turismo animato nel mese di giugno da un festival che, dal 1988, presenta per una settimana musica, film, conferenze e incontri internazionali, attirando migliaia di turisti. Di sera è punto di incontro per i giovani di Cracovia che, in particolare nella piazza Nowy, un tempo mercato del quartiere ebraico, affollano bar e locali. Oltre alle sale del centro comunitario alcune sessioni plenarie si sono tenute nella sinagoga progressista Tempel, restaurata nel 1995 grazie ai fondi del World Monuments Fund e del Fonds National de la Réhabilitation des Monuments de Cracovie.

Renzo Funaro e Annie Sacerdoti, consiglieri Fondazione per i beni culturali ebraici in Italia
(2 maggio 2013)