“A Budapest con il WJC contro razzismo e antisemitismo”
Manifestare concretamente solidarietà agli ebrei ungheresi, costruire sinergicamente progetti di futuro. Questa la sfida della riunione del World Jewish Congress in programma a Budapest nei prossimi giorni con la partecipazione di oltre 500 delegati da tutto il mondo. Parte attiva una delegazione dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane composta da Roberto Jarach e Cobi Benatoff e con Eva Ruth Palmieri in qualità di osservatrice.
“La costituzione di questa delegazione – afferma il presidente UCEI Renzo Gattegna – vuol essere il nostro segnale di vicinanza agli ebrei ungheresi e a tutte le altre identità sotto attacco in seguito alla crescente limitazione delle libertà individuali in atto nel paese. Una situazione intollerabile alimentata dalla recrudescenza del linguaggio e dei comportamenti del partito estremista Jobbik ma anche dalla miopia delle autorità governative che contribuiscono a questo clima con provvedimenti inadeguati che facilitano il proliferare di gruppi apertamente razzisti e antisemiti. Nell’Europa multiculturale e multietnica in cui pacificamente coesistono popoli, identità ed etnie molto diverse tra loro riteniamo non possano essere più tollerabili spinte e pulsioni che vanno nell’esatto senso contrario. La Storia ci ha insegnato, a prezzo di tragedie incommensurabili, quanto questo sia sbagliato e pericoloso”. Indetta dal presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder, la riunione sarà inaugurata con l’intervento del discusso premier magiaro Viktor Orban, tornato nelle scorse ore a respingere le accuse mossegli da più fronti. “Siamo in prima fila contro Jobbik”, ha affermato il controverso leader del partito conservatore Fidesz. Dall’Italia ha annunciato la propria presenza ai lavori anche il presidente della Comunità ebraica di Roma e consigliere UCEI Riccardo Pacifici.
a.s – twitter @asmulevichmoked