…solitudini

La scorsa settimana l’editore Einaudi ha pubblicato un libro di Steven Nadler, uno dei più grandi studiosi del pensiero e della vita di Spinoza, dedicato alla storia culturale editoriale del “Trattato teologico-politico”, uno dei pilastri culturali del pensare moderno. Di quel libro, dal titolo “Un libro forgiato all’inferno”, il capitolo finale è quello che mi ha dato da riflettere. La storia della censura, della persecuzione e poi della messa al bando del “Trattato teologico-politico” di Spinoza è istruttiva e forse può dire qualcosa anche a noi oggi. Soprattutto per comprendere come e cosa significa intraprendere una strada che mira a rimuovere le convinzioni radicate e dunque a sfidare, per davvero, il “senso comune”. La scelta di quella strada, ovvero il “paradigma Spinoza”, implica un percorso di pazienza, di fermezza e, prevalentemente, di solitudine. Una condizione in cui, anche a fronte delle incomprensioni degli amici di prima, non si presentano come “nuovi amici” gli avversari di ieri.

David Bidussa, storico sociale delle idee

(5 maggio 2013)