In cornice – Da New York a Gerusalemme
Lo scorso 27 Aprile è andata all’asta una delle collezioni più importanti di judaica; la sala era piena zeppa di collezionisti perchè un evento simile si ripeterà solo fra diversi anni. I pezzi più preziosi venivano tutti dall’Italia e sono finiti tutti negli Stati Uniti e in Israele. Uno splendido volume di fine XV secolo con tutta la seconda parte del “Mishné Torà” di Maimonide (la prima si trova nella Biblioteca Vaticana) è ora di proprietà di una cordata costituita dal Metropolitan di New York e dal Museo di Israele di Gerusalemme. L’acquisizione è avvenuta ancora prima dell’asta, con l’accordo e il supporto del proprietario della collezione, quel Michael Steinhard, superesperto in derivati, generosissimo nei confronti delle istituzioni ebraiche. Al Metropolitan è finita anche una splendida Attarà (corona) per i rotoli della Torà, del Settecento veneziano, a sottolineare l’attenzione che rivolge all’arte ebraica non solo il locale Jewish Museum, ma l’istituzione culturale più importante della Grande Mela, il Metropolitan appunto. New York non ha perso il suo carattere di città a forti radici ebraiche. Peraltro, la collaborazione fra un’istituzione dal blasone e dal portafoglio immenso come il Metropolitan, con il Museo di Israele, dà la dimensione degli enormi progressi compiuti da Israele negli ultimi anni.
Daniele Liberanome, critico d’arte
(6 maggio 2013)