Voci a confronto

Era ricercato dal 1945. Dopo quasi 70 anni l’arresto: Hans Lipschis, 93 anni, uno degli ultimi guardiani di Auschwitz ancora in vita, entro i prossimi due mesi sarà incriminato per concorso in omicidio. Al quarto posto nella lista dei criminali nazisti stilata dal Centro Wiesenthal, è stato fermato su indicazione della procura di Stoccarda. “Lo dobbiamo ai sopravvissuti” ha commentato Kurt Schrimm, capo dell’ufficio centrale tedesco per i crimini nazisti che ha riaperto il dossier Shoah e sta esaminando le personalità di cinquanta cittadini tedeschi che lavorarono nel campo di sterminio (Messaggero, tra gli altri).
Sempre in Germania si apre il processo a Beate la nera, ex leader di una banda di criminali protagonista di numerosi omicidi a sfondo razziale. Un profilo estremamente inquietante, che ha fatto parlare di sé anche in occasione della prima udienza. Per Andrea Tarquini, su Repubblica, è lei “l’anima nera assassina della Germania nostalgica e razzista, cui la Germania migliore, quella al potere, intenta il processo”.
Sul Mattino la sfida della certificazione religiosa come leva di mercato per i prodotti made in Italy. Un’iniziativa che vede direttamente coinvolta l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e che a Napoli, con uno specifico seminario per gli addetti ai lavori, sembra aver aperto una nuova strada con grandi opportunità per gli imprenditori del settore agro-alimentare. “Un progetto pilota, il primo in Europa ad accorpare le diverse tipologie di certificazioni”, spiega Elena Toselli del Ministero dello Sviluppo Economico.
Sui giornali cattolici fari puntati alle manifestazioni di odio che attraversano l’Ungheria e alla concomitante riunione del Congresso ebraico mondiale a Budapest. “Non c’è, nella mentalità degli antisemiti che hanno sfilato a Budapest alcuno spazio per una casa comune, un’Europa plurale ma coesa, in cui tutti possano vivere pacificamente” osserva Marco Impagliazzo di Avvenire.
“Dietro la prudenza con cui le capitale arabe hanno reagito agli attacchi israeliani alla Siria c’è una nascente cooperazione militare fra i governi di Gerusalemme, Ankara, Riad, Amman e Abu Dhabi”. Così scrive Maurizio Molinari sulla Stampa in un articolo in cui si definiscono i contorni del “Patto della Mezzaluna contro i missili di Assad” orchestrato dalla diplomazia statunitense. Il ministro degli Esteri italiano Mario Mauro si dice intanto contrario a interventi “senza un chiaro mandato dell’Onu”.
Cordoglio per la scomparsa di Andreotti anche dal capo di Stato israeliano Shimon Peres. “Eternamente grati – afferma – per il suo ruolo nel salvataggio della comunità ebraica di Libia” (Virginia Piccolillo, Corriere della sera).
A Genova triplice appuntamento per ricordare la rivolta del Ghetto di Varsavia nel 70esimo anniversario dell’azione. Si inizia questo pomeriggio a Palazzo Ducale con l’omaggio a Marek Edelman. Domani, tra gli ospiti, il rav Benedetto Carucci Viterbi e Ilana Bahbout (Secolo XIX).

(7 maggio 2013)