voci a confronto

Sull’inserto La Lettura del Corriere della sera Daria Gorodisky traccia una panoramica sulla stampa ebraica dalle origini ai giorni nostri. Pagine Ebraiche – scrive la giornalista – ha realizzato il maggiore salto di qualità da stampa di settore e per un pubblico interno a vera e propria testata generalista in cui sono affrontati una vasta gamma di temi e con lettori prevalentemente esterni al mondo ebraico.

“Un altro militare, un altro assalto singolo, altro terrore in Europa”. Fiamma Nirenstein, sul Giornale, registra il nuovo attacco islamista per le strade di Parigi evidenziando come stia sempre più dilagando la psicosi da fondamentalismo.

Al via i lavori di ristrutturazione delle antiche catacombe ebraiche di villa Torlonia. Si partirà entro fine anno con conclusione prevista nel 2015. Con questo intervento, si legge su Repubblica Roma, saranno consolidate le gallerie ipogee e saranno realizzati percorsi di visita.

Di notevole interesse l’intervento di David Bidussa sui “nazisti sentimentali” pubblicato sul domenicale del Sole 24 ore. “L’antisemitismo – riflette l’intellettuale – si coniugò in modo apparentemente paradossale con uno spirito egualitario di lunga durata che consolidò idee di riscatto e giustizia sociale”.

“C’è un’Europa che è anche anti-cristiana” titola Avvenire denunciando alcune discriminazioni sul lavoro e nei luoghi pubblici che sarebbero perpetrate nei confronti di chi manifesta apertamente il proprio credo religioso.

Intervistato dal Corriere dello sport, l’ex calciatore Lilian Thuram torna a parlare della piaga del razzismo negli stadi manifestando ottimismo per gli ultimi sviluppi che hanno interessato la Serie A. “La gara sospesa – dice – è una novità. Se lo faranno anche gli altri le cose muteranno velocemente”.

Sul Fatto Quotidiano Furio Colombo dice la sua relativamente alle nuove rivelazioni sulle simpatie di Kennedy per il nazismo. “Ci si stupisce – osserva – ma si dimentica che l’intero corpo diplomatico statunitense, scelto tra le grandi famiglie, manifestava apprezzamento per il regime”.

Tra le novità editoriali del momento le Storie fiorentine di Ariel Toaff (ed. Il Mulino). A recensire l’opera è Sergio Luzzatto, che scrive: “Queste storie sono un antidoto alla mitizazzione dell’epopea del ghetto”. Lo storico genovese attacca con parole durissime chi, all’interno del mondo ebraico, si rapporterebbe al passato ‘con il paraocchi’. “Nel 2007 la pubblicazione di un libro controverso, Pasque di sangue, fece di Toaff il bersaglio di una velenosa polemica da parte delle gerarchie rabbiniche e dell’intellighenzia diasporica. Ma Toaff – scrive Luzzatto – non ha smesso, da allora, né di studiare né di scrivere. La scomunica lanciata, se non contro di lui, contro la libertà intellettuale della sua ricerca, non lo ha ridotto al silenzio”. (Sole 24 ore).

“Se cade Assad, Israele invaderà il Libano”. È la preoccupazione del leader del movimento sciita Hezbollah, Seyed Nasrallah, che invita i suoi “a non rimanere fermi” (Messaggero con una breve).

(26 maggio 2013)