…modestia

Vorrei ringraziare Alberto Cavaglion, da storica a storico. In primo luogo, perchè ha portato all’attenzione degli studiosi e dei lettori un documento di cui Sergio Luzzatto non aveva fatto menzione nel suo libro: una nota del diario del curato di Brusson, diario pubblicato e regolarmente a disposizione dei lettori fra i libri della biblioteca regionale di Aosta, in cui si racconta di un’anziana donna ebrea di Vienna rifugiatasi a Brusson e suicidatasi in seguito “alle vessazioni e minacce dei partigiani”. E aggiunge che correva voce che questi partigiani autori delle vessazioni sarebbero stati fucilati per ordine del loro capo. L’altro motivo per cui volevo ringraziarlo è per il tono dimesso dell’articolo su La Stampa in cui ha divulgato questa notizia. Dice che è solo un tassello, che il “diario non risolve il caso ma apre una prospettiva”, che molto resta da chiarire. In questi tempi , in cui tutto è operazione editoriale e scoop, il tono pacato di Cavaglion che invita ad approfondire le ricerche invece di gridare ai quattro venti di aver trovato la verità è un valido insegnamento per tutti noi.

Anna Foa, storica

(3 giugno 2013)