…Grillo

«Non ce l’ho con i giornalisti, ma io non dimentico niente: un giorno gli faremo un culo così…». Ed ancora, «Loro le mani non le battono, le baciano…» Sono solo alcune delle indegne espressioni usate da Beppe Grillo nei suoi comizi in quest’ultima settimana. A cui vanno aggiunti i quotidiani insulti via blog, che conosco solo in quanto riportati dall’informazione perché non leggo il blog di Grillo per la stessa ragione per cui non ascolto Radio Padania e non leggo “Il Giornale” o “Libero”: non finanzio, anche indirettamente, organi di propaganda. Mi chiedo, però, se una democrazia possa definirsi in salute, accettando simili toni da squadrismo fascista. E mi chiedo se sia giusto passare sopra a certe espressioni; a furia di passare sopra le anomalie, l’Italia è finita come è finita. Del resto, come ci ha insegnato Giobbe, al peggio non c’è mai fine.

Davide Assael, ricercatore

(5 giugno 2013)