Voci a confronto
Il Messaggero cita Moked per parlare della sentenza che, al Tribunale civile di Roma, ha portato al respingimento della richiesta di risarcimento danni formulata da Claudio Moffa alla Fondazione Cdec che, in una relazione quadriennale, aveva riportato alcuni giudizi che ne inquadravano l’attività sul web come antisemita e negazionista. “Siamo di fronte ad una sentenza dura, molto bella, oltre che articolata – afferma il presidente del Cdec e consigliere Ucei Giorgio Sacerdoti – che è scaturita dall’attenta analisi dei siti del docente Moffa. Per il giudice, considerato che esiste il diritto di critica, la nostra posizione è assolutamente legittima”.
Stefano Jesurum, sull’inserto Sette del Corriere della sera, racconta di un progetto supportato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per favorire la conoscenza, soprattutto nei più giovani, della realtà rom. “Un progetto lodevole”, sottolinea il giornalista.
A Varese scoppia intanto un’accesa polemica politica sulla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. “Varese al fascismo e a Benito Mussolini deve molto, moltissimo. E – afferma l’assessore comunale in quota Pdl Stefano Clerici – sarà sempre legata indissolubilmente alla sua figura, piaccia o meno” (Libero)
Ancora la multiculturalità della compagine israeliana impegnata agli Europei di calcio Under 21 come laboratorio politico per l’integrazione. Luca Valdisseri, sul Corriere, rileva come non tutto sia perfetto “ma lo sforzo almeno è stato fatto”. Anche se non mancano alcune polemiche da parte palestinese.
Francia sotto shock per l’agguato mortale ai danni di uno studente di sinistra ucciso dai naziskin nel corso di una rissa tra giovani di diverse estrazioni politiche e culturali (Repubblica, tra gli altri).
E mentre la crisi siriana continua ad imperversare toccando sempre più da vicino Israele, una buona notizia da quell’infuocata regione: Domenico Quirico, l’inviato della Stampa di cui si erano perse da giorni le tracce, è vivo e ha parlato per pochi secondi al telefono con la famiglia. La Farnesina invita alla prudenza.
(7 giugno 2013)