Qui Milano – Merkos, cucina per la mente e per il cuore pensando al sociale
“Rabbi Akiva diceva: ‘Ama il prossimo tuo come te stesso: questa è la Torah, tutto il resto è commento’”. Così rav Igal Hazan, preside della Scuola del Merkos del movimento Chabad‐Lubavitch, spiega la fondamentale valenza ebraica della Cucina dell’Amicizia. Un progetto che nasce dalla volontà di venire incontro a due esigenze diverse, quella di fornire un servizio di mensa agli allievi della scuola e un aiuto ai milanesi che si trovano in difficoltà economica, con il valore aggiunto, per gli iscritti alla Comunità ebraica, di poter avere accesso a pasti che seguono le regole della kasherut e che offrono tutto l’occorrente per Shabbat e le festività, seguendo l’esempio di due istituzioni simili create da Chabad in Australia e in Brasile. “In seguito all’aumento del numero di studenti, la necessità di una cucina nostra si è fatta sempre più pressante. E avendo notato quanto cibo si spreca quando ci si trova a gestire una simile quantità di pasti, pur con tutte le attenzioni, abbiamo pensato che sarebbe stata anche una grande opportunità per fare qualcosa per chi ne ha bisogno” sottolinea ancora il rabbino. L’idea è che la cucina, che verrà realizzata nella stessa sede della scuola, dopo essersi occupata nella mattinata dei pasti per gli allievi, venga poi utilizzata per prepararli per le famiglie in difficoltà. “Naturalmente sarà fondamentale la massima discrezione con quanti chiederanno di usufruire del nostro servizio. A maggior ragione perché, anche confrontandoci con organizzazioni che operano da anni nel sociale, abbiamo percepito come oggi ad aver bisogno di questo tipo di aiuto sono anche tante persone poco abituate a richiederlo”. Uno degli elementi più importanti sottolineati da rav Hazan è l’interesse riscontrato nelle istituzioni tanto cittadine quanto ebraiche. “Il nostro auspicio ‐ dice ‐ è quello di creare delle sinergie. La cucina è a disposizione della città, ma è anche l’unica in grado di fornire pasti kasher e potrà quindi rappresentare un aiuto insostituibile agli iscritti, magari già assistiti su versanti diversi”. L’assessore di riferimento della Comunità Claudio Gabbai, pur considerando l’iniziativa significativa, auspica anche un maggiore coordinamento anche nella fase di pianificazione. “Con i piccoli numeri su cui possiamo contare a Milano è molto importante fare le cose assieme. Non a caso, la Casa di Riposo di cui mi occupo, che è l’unico istituto ebraico che serve l’intera Comunità, è anche l’unico ente portatore di piena sostenibilità economica”. L’iniziativa sarà presentata il prossimo 17 giugno con una cena di beneficienza al Teatro Vetra. L’obiettivo è essere pronti per settembre, all’inizio del nuovo anno scolastico.
Italia ebraica, giugno 2013
(12 giugno 2013)