Voci a confronto

Marco Pasqua, sul Messaggero, intervista il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici per una valutazione a tutto tondo sui risultati elettorali nella Capitale. Quale la prima richiesta a Marino, gli chiede il giornalista. “Sappiamo che non ha il potere di vietare le manifestazioni. Tuttavia – afferma Pacifici – visto che sabato, a Ponte Milvio, ne è prevista una di neofascisti in favore del criminale siriano Assad, gli chiediamo di sensibilizzare Questura e Prefettura affinché venga impedito a questi pericolosi gruppi di sfilare nella città medaglia d’oro alla Resistenza”. Su Repubblica Roma (Gabriele Isman) ad essere intervistato è invece il rabbino capo rav Riccardo Di Segni. “Dal nuovo sindaco – spiega rav Di Segni – mi aspetto che la sua carica umana e di sensibilità sia investita in questa città tartassata dalla crisi. Serve attenzione al lavoro, che i servizi funzionino”. Questo pomeriggio intanto, nella Sala Igea di Palazzo Mattei, presentazione del progetto di traduzione in italiano del Talmud babilonese. Porterà un contributo, tra gli altri, il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Renzo Gattegna (Avvenire). Sta suscitando molte reazioni, negli Stati Uniti e nel mondo, la riscoperta dei diari del nazista Alfred Rosenberg. Maurizio Molinari, sulla Stampa, ricostruisce il profilo biografico dell’autore e i travagli che hanno accompagnato questo testo, scomparso dopo il processo di Norimberga al termine del quale il gerarca fu condannato all’impiccagione. Nella sua rubrica quotidiana sul Corriere Sergio Romano interviene, su richiesta di un lettore, sulle scottanti rivelazioni che parlano di un giovane Kennedy simpatizzante del nazismo. Israele, il paese delle start up, accoglie in queste ore Intesa San Paolo a Tel Aviv per una serie di incontri volti a rafforzare la cooperazione con le realtà locali emergenti (Sole 24 ore). A quattro anni dall’Onda verde l’Iran si appresta a votare il successore di Ahmadinejad. “Tra la gente c’è voglia di lottare – scrive Repubblica – quella coscienza democratica che resiste come un fiume carsico”. A Firenze per ricevere un prestigioso premio letterario, Etgar Keret è oggi intervistato dall’Unità. “Amo le storie quando sono sincere e raccontate con passione” spiega l’autore, tra i gli scrittori israeliani più originali della sua generazione.

(12 giugno 2013)