…Taglít

Il programma Taglít (scoperta), in inglese Birthright (diritto di nascita), non credo abbia in italiano un nome ufficiale. È l’iniziativa che fa compiere il loro primo viaggio organizzato in Israele a tutti i giovani ebrei fra i 18 e i 26 anni che non abbiano ancora visitato il paese. A tutt’oggi hanno partecipato al viaggio (gratuito) oltre 200.000 giovani da tutto il mondo. Un convegno a Gerusalemme questa settimana ha analizzato gli effetti di questa prima esperienza sulle percezioni, l’identità, i legami e le reti sociali dei partecipanti quando tornano a casa. Risulta in maniera convincente che la consapevolezza e il desiderio di identità ebraica aumentano in misura notevole e non effimera dopo il viaggio, nonostante la sua brevità (10 giorni), anche perché questa è l’occasione per creare un primo contatto diretto con giovani coetanei israeliani, che a loro volta beneficiano di quello che per molti di loro è il primo incontro vero con dei giovani che vivono fuori da Israele. Non si tratta beninteso di una semplice opera di propaganda che sarebbe un insulto all’intelligenza e all’autonomia dei nostri giovani. È la visione diretta dei luoghi, delle persone e dei problemi che crea una base di approfondimento e una compartecipazione solidale, impossibile a distanza attraverso la mediazione spesso deleteria dei media. Anche in Italia vale la pena di incoraggiare questa esperienza di scoperta o di riscoperta che per molti rappresenterà un prima reale verifica delle proprie idee e azioni.

Sergio Della Pergola, Università Ebraica di Gerusalemme

(13 giugno 2013)