Grande musica in sinagoga. Aspettando Arnaldo Pomodoro

Che il giovanissimo Amedeo Fenoglio fosse bravo lo si intuiva già dal programma di sala: “Grande Sonate pour violoncelle et pianoforte” di Edgardo del Valle de Paz, le sonate di Debussy e di Chopin… Ad appena 24 anni, per il concerto che si svolgeva ieri in sinagoga a Casale Monferrato, si era prefisso di scalare vette importanti. Quello che ha impressionato è stata la facilità con cui si è arrampicato. Un suono sempre cantabile, anche nei passaggi più impegnativi, quel timbro ricercato che sembra dar ragione a chi vede nel violoncello una voce umana e che nella antica sala di preghiera assume un tocco ieratico. Merito che va diviso con il proprio pianista accompagnatore Andrea Stefenell che contribuisce all’atmosfera in modo determinante. Un programma che sarebbe facile etichettare come un percorso nella letteratura romantica o tardo romantica per questi strumenti, ma che in realtà presenta numerosi spunti intellettuali. La serata è infatti il terzo (è ahimè) ultimo appuntamento di una rassegna organizzata dalla comunità ebraica casalese e affidata alla direzione artistica di Giulio Castagnoli e dedicata alle influenze e alla suggestioni ebraiche (e casalesi) nel mondo delle note. Un impegno reso evidente dalla quarta opera in programma: “Glossa II” di Gilberto Bosco, in prima esecuzione assoluta. Il pezzo di apparente minimalismo evoca mondi lontani giocando sugli armonici del violoncello e su una scala modale askenazita. “La modalità del grande amore” come la chiamata lo stesso Bosco presentando il pezzo. Il concerto inoltre si è avvalso dell’introduzione della violoncellista e didatta casalese Erika Patrucco. Il prossimo fine settimana un appuntamento culturale di particolare rilievo attende la Comunità ebraica: domenica alle 11 in sinagoga saranno infatti ospiti gli artisti Arnaldo Pomodoro e Giuseppe Maraniello, che doneranno al Museo Ebraico dei Lumi due Chanukkiot, il candelabro a nove braccia legato alla festa di Chanukkah di cui il museo ospita una collezione unica, con centinaia di esemplari realizzati dai più grandi artisti contemporanei. Arnaldo Pomodoro, (nato nel 1926 a Morciano di Romagna) è considerato uno dei più grandi scultori italiani di questo secolo e le sue opere, tra cui tutti ricordano quelle di forma sferica o discoidale, abbelliscono le più importanti piazze del mondo. Anche Giuseppe Maraniello (Napoli 1945) ha ricevuto importanti commesse du pubblico (una sua scultura è ospitata nei giardini di Boboli a Firenze) e come esponente di spicco dell’avanguardia ha realizzato mostre in alcuni tra i più significativi musei internazionali.
Gli incontri sono ad ingresso libero. Per informazioni 0142 71807

Alberto Angelino
(17 giugno 2013)