Qui Firenze – Mercati e valori a confronto. Quali investimenti per battere la crisi

Sono variegati i fattori che, combinati, hanno reso la crisi economica che negli ultimi anni ha durante colpito il mondo, Italia compresa, la più profonda da quella del 1929. Lo spostamento della produzione verso i paesi emergenti che ha creato un tasso di disoccupazione strutturalmente più alto, l’allentamento delle regole e dei requisiti da rispettare per ottenere finanziamenti e soprattutto mutui negli Stati Uniti che hanno colpito le famiglie americane come un boomerang quando il reddito ha smesso di salire e il mercato immobiliare è crollato, la rivoluzione portata da internet, tuttora in corso, che sta profondamente mutando i rapporti economici nell’intero globo. Questi i temi al centro dell’ultima giornata del seminario Mercati e valori, organizzato dalla redazione di Pagine Ebraiche e del portale dell’ebraismo Moked in collaborazione con la Comunità di Firenze. Protagonista è stato Alberto Foà, presidente della società di gestione del risparmio AcomeA, ed esponente di primo piano del mondo della finanza in Italia. Italia che presenta, come sistema paese, delle caratteristiche particolari “Riflettiamo su questo fatto: i dati ci dicono che in Gran Bretagna, l’89 per cento delle polizze auto sono stipulate online, su siti che, date le caratteristiche di ciascun automobilista, comparano l’offerta delle varie assicurazioni. In Italia il totale delle polizze stipulate online è pari al 7 per cento, incluse quelle acquistate sui siti di grandi compagnie di assicurazione. Questo riflette anche una minore consapevolezza dell’italiano medio rispetto al suo corrispondente inglese o tedesco – ha sottolineato Foà – E anche l’informazione economica del nostro paese non è da meno”.
Tra gli spunti trattati proprio le potenzialità, e gli elementi di criticità, offerti dal web, per la piccola e media impresa italiana, così come per il mondo dell’editoria “Internet ha effetti drammatici per l’economia, con un impatto pari a quello che ebbe la rivoluzione industriale” ha spiegato ancora il presidente di AcomeA.
Si sono conclusi in questo modo i cinque giorni di confronto su finanza, etica e concezione economica e spunti dalla tradizione ebraica, che hanno visto l’intervento, tra gli altri, di Valeria Termini dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas, Giacomo Todeschini, storico dell’Università di Trieste, Fabrizio Ranchetti, economista, Maristella Botticini, ordinario dell’Università Bocconi e autrice, insieme a Zvi Eckstein, già vicegovernatore della Banca Centrale d’Israele, del volume “I pochi eletti”, Giorgio Gomel e Aviram Levy, economisti della Banca d’Italia, Remy Cohen, consulente e docente della SDA Bocconi, dei giornalisti Sergio Bocconi del Corriere della Sera e di Edmondo Rho di Panorama, del giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno, del professor Michael Segre dell’Università di Chieti.
Tante le domande e le occasioni di approfondimento su una molteplicità di argomenti, una la certezza: l’importanza della possibilità di toccare con mano vicende che sono sempre più centrali nella vita di ciascuno.

(23 giugno 2013)