…consapevolezza
Accade in una di quelle scuole che ogni anno visitiamo per ragionare di Memoria. Sono i giorni degli esami di maturità e due classi quinte scoprono che il presidente esterno della commissione d’esame è un noto negazionista per nulla pentito, che anzi sottopone a stringente critica il programma del trascorso anno scolastico che aveva previsto un interessante ciclo di incontri proprio sul negazionismo, gestito direttamente dagli studenti in collaborazione con alcuni studiosi. Gli studenti non ci stanno, mettono da parte le timidezze e i consueti timori legati alla maturità e (assieme ai professori) chiedono e ottengono dal dirigente scolastico di rimuovere il presidente della commissione. Ecco, quando si parla di democrazia dal basso e di coscienza civile credo che bisognerebbe prendere esempio da questi coraggiosi diciottenni padovani che non hanno accettato di macchiare un rito di passaggio così importante come la maturità con la presenza di un falsificatore della storia, che usa costantemente internet come una fogna a cielo aperto in cui riversare tutti i liquami di un antisemitismo senza veli, condito da un intransigentismo marginale e sconfitto dall’inesorabile scorrere del tempo. Un coraggio che manca a chi (dai dirigenti scolastici regionali ai funzionari del Ministero dell’Istruzione) da tempo conosce la situazione e non prende alcun provvedimento per impedire che il personaggio in questione continui la sua attività come insegnante.
Gadi Luzzatto Voghera, storico
(28 giugno 2013)