…interpretazioni

Continua la post-rivoluzione in Egitto e non è improbabile che, come nel 2011, si possa creare un effetto domino con le zone limitrofe. In Libia e in Algeria, non pare che la situazione sia fra le più rosee. Inutile pensare di poter prevedere l’esito di questo processo, capire se queste proteste siano il segno dell’avanzare di una sensibilità “democratica”, oppure la manifestazione di un fallimento politico. Lo stesso si sarebbe detto nei primi anni Novanta del ‘700 in Francia. È, certo, però, che grande confusione è sotto il cielo: colpo di Stato o no? Sul piano formale sembrerebbe, ma su quello sostanziale parrebbe una difesa degli stessi principi alla base delle rivolte del 2011. Questa grande guerra civile che coinvolge il mondo arabo spero trovi un Occidente capace di interpretare il mondo attorno, anche rivedendo le proprie categorie politiche. Parte dei mali di oggi è proprio da ricondurre a interpretazioni passate sbagliate. La famiglia Bin Laden non era in affari con i Bush?

Davide Assael

(3 luglio 2013)