Negazionismo nelle scuole italiane L’Ugei scrive al ministro Carrozza
“Il privilegio di insegnare, mestiere nobile e prezioso che moltissimi validi professori praticano quotidianamente con passione ed entusiasmo, è una responsabilità che non può essere lasciata nelle mani di coloro che insegnano una visione distorta della realtà e della Storia”. Così il presidente dell’Unione Giovani Ebrei d’Italia Alessandra Ortona in una lettera aperta al ministro dell’Istruzione dopo i fatti del liceo Curiel di Padova.
Illustre Ministro Carrozza,
Come Unione dei Giovani Ebrei d’Italia, abbiamo maturato la volontà di indirizzarLe questa lettera a seguito dei fatti accaduti presso il Liceo Scientifico “E. Curiel” di Padova in occasione degli esami di maturità, dopo i quali non abbiamo potuto fare a meno di porci alcuni interrogativi riguardo ai principi su cui si fonda l`istruzione in Italia.
Siamo a chiederci come sia possibile che, mentre in diversi paesi dell`Unione Europea è ormai da tempo stato introdotto il reato di negazionismo, in Italia, a coloro che negano l’olocausto, sia permesso insegnare liberamente nei licei e prendere parte alle commissioni degli Esami di Stato.
Come possiamo aspettarci che le future generazioni imparino dagli orrori del passato e siano in grado di costruire un futuro migliore basato sulla convivenza e sul rispetto del prossimo, se i loro insegnanti, che avrebbero il dovere di mostrar loro la via, istigano all`odio razziale e divulgano teorie negazioniste?
Come possiamo aspettarci che i giovani italiani siano veramente maturi e pronti a fare la differenza nel nostro paese e nel mondo, se viene loro insegnato che a volte è meglio chiudere gli occhi di fronte agli orrori, al razzismo e alle discriminazioni, piuttosto che riconoscerli ed affrontarli così da evitare di ripeterli in futuro?
Gli studenti di due classi del Liceo Scientifico “E. Curiel” di Padova, assieme ai loro insegnanti, hanno dato a tutti noi un grande esempio. Hanno dimostrato che l`odio e la menzogna non sono sempre accolti con indifferenza e sono intervenuti con coraggio lì dove, fino a quel momento, chi di competenza non era intervenuto.
Episodi simili, così come quelli legati a fenomeni di razzismo, omofobia, antisemitismo e discriminazione in generale non dovrebbero essere accettati dalla nostra società, specialmente poi in quei luoghi dove vengono formate le nuove generazioni.
Vorremmo che i giovani che, senza adagiarsi, si battono affinché i valori della Costituzione italiana vengano tramandati di generazione in generazione, in un continuo sforzo di rinnovamentoe progresso, non siano lasciati soli e che le loro segnalazioni vengano prese seriamente in considerazione dagli organi istituzionali che hanno la facoltà di agire concretamente.
Il privilegio di insegnare, mestiere nobile e prezioso che moltissimi validi professori praticano quotidianamente con passione ed entusiasmo, è una responsabilità che non può essere lasciata nelle mani di coloro che insegnano una visione distorta della realtà e della Storia.
Auspichiamo, quindi, che il Sig. Franco Damiani venga sollevato dall’incarico e non gli sia più permesso insegnare nelle scuole italiane, e che simili provvedimenti vengano presi nei casi in cui tesi negazioniste o incitanti all’odio e alla discriminazione siano promosse all’interno di scuole e università.
Siamo profondamente convinti, inoltre, che l’educazione e l’istruzione delle nuove generazioni, in un momento cruciale per il Paese come quello attuale, ove talvolta la crisi non è solo economica ma di valori, assumano un ruolo chiave, e debbano ricevere l’attenzione che meritano.
Per questo, siamo a chiederLe un incontro, per discutere, anche con le altre realtà interessate che hanno deciso di sottoscrivere questa lettera, delle possibili misure da attuare perché episodi di antisemitismo, omofobia, razzismo e discriminazione non si verifichino più.
In attesa di un Suo gentile riscontro, Le porgiamo i nostri più cordiali saluti e l’augurio di un buon lavoro.
In fede,
Alessandra Ortona
Presidente Unione Giovani Ebrei d’Italia
Hanno sottoscritto la lettera:
Francesca Busdraghi – AzioneTrans
Graziano Halilovic – Romà Onlus
Aurelio Mancuso – Equality Italia
Sandro Mangano – Gay Lib
Fabrizio Marrazzo – Gay Center
Martino Pillitteri – Yalla Italia
Flavio Romani – Arcigay