Italia-Israele: un cuoco d’eccezione testimonial per la Fondazione culturale

Il vecchio Ghetto di Roma, la Mole Antonelliana di Torino. Due luoghi imprescindibilmente ebraici: da una parte il quartiere che raccoglie le memorie, le sfide, i travagli della più antica realtà della Diaspora; dall’altra l’edificio simbolo del capoluogo piemontese, originariamente pensato per essere una sinagoga. A legarli in un comune racconto un cuoco d’eccezione, Avi Levy, vincitore di Masterchef Israele 2011. Arrivato al successo ma soprattutto alla normalità dopo un travagliato allontamento dalla tossicodipendenza, Levy – che ha da poco aperto un locale di cucina algerina a Gerusalemme – è protagonista ai fornelli in una serie di iniziative volte a supportare la Fondazione Italia-Israele per la cultura e le arti da poco costituitasi con il sostegno di entrambi i governi.