Voci a confronto

giornaliVergognose le affermazioni dell’ex ministro leghista Calderoli che, parlando del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge in occasione di un incontro di partito, ha detto di non poter non pensare “a un orango” (Corriere, tra gli altri).

Dopo le pressioni dell’unione giovani ebrei di Francia Twitter ha comunicato ai giudici d’Oltralpe i dati per identificare gli autori di alcuni tweet antisemiti. Una vicenda iniziata nell’ottobre scorso quando la piattaofrma di microblogging era stata inondata di messaggi razzisti con hashtag quali #unbonjuif (un buon ebreo) e #unjuijmort (un ebreo morto). Oggi ne scrive il Corriere della sera.

Avvenire racconta la storia dell’immagine simbolo della Shoah (il bambino ebreo di Varsavia con le mani alzate). In questa e in altre foto, osserva Anna Foa in un editoriale, i nazisti raggiunsero l’apice del male. “Come non considerare queste fotografie – si chiede la storica – come il segno stesso del fatto che quei soldati non consideravano i massacri che stavano compiendo un delitto, ma un atto del tutto lecito?

Date alle fiamme alcune aule del liceo Socrate di Roma. Un episodio che ha suscitato un vasto moto di indignazione nell’opinione pubblica e che va a colpire una scuola simbolo nella lotta al razzismo e all’omofobia. “Condannate i colpevoli a studiare”, propone Paolo Conti sul Corriere.

Il 14 luglio del 1555, con bolla papale, veniva istituito il Ghetto di Roma. Un interessante articolo storico sul dorso romano di Repubblica ricostruisce quei momenti drammatici.

Come di consueto numerosi, la domenica, gli approfondimenti di cultura ebraica sulle pagine dei principali quotidiani. Gianfranco Ravasi, sul Sole 24 ore, si sofferma sulle sfumature e sulle possibilità espressive offerte dalla lingua ebraica presentando ai lettori il “Dizionario dell’ebraico biblico”.

A Londra una mostra al Jewish Museum ricorda la cantante Amy Winehouse esplorando il suo retaggio ebraico (Unità).

(14 luglio 2013)