Voci a confronto

giornali1Ancora spazio sui giornali al documento dell’Unione Europea che richiede che nelle collaborazioni con Israele, lo Stato ebraico certifichi che non siano coinvolti i territori oltre i confini del 1967. Francesca Paci sulla Stampa spiega come il prezzo della decisione potrebbero pagarlo i lavoratori palestinesi impiegati negli insediamenti; sempre sulle colonne del quotidiano torinese, Abraham Yehoshua commenta i tentativi di dare nuovo impulso al processo di pace in Medio Oriente di John Kerry e sottolinea come un impegno in questo senso sia anche dovere dell’Europa. Sul Giornale, Fiamma Nirenstein denuncia invece come la presa di posizione dell’Unione Europea rappresenti un ostacolo alla pace.
Nel frattempo l’azienda dei trasporti della città di Londra ha firmato un accordo di sponsorizzazione per alcuni progetti con la compagnia Emirates, in cui fra le clausole ne è inserita una che impedisce ulteriori intese su quei progetti con enti collegati a Paesi esclusi dalle relazioni diplomatiche con Dubai e dunque Israele (Corriere della Sera).

Sulla Stampa viene intervistato il giocatore del Novara Georgos Katidis, radiato dalla nazionale greca per aver festeggiato un gol con il saluto nazista. Katidis si difende spiegando la sua completa ignoranza del significato del gesto.

La procura di Bergamo ha accolto l’esposto contro Roberto Calderoli per i suoi insulti al ministro dell’Integrazione Kyenge ed è ufficialmente indagato (Unità).
Su Libero Filippo Facci risponde all’editoriale apparso ieri sul Corriere a firma di Pierluigi Battista, in cui Battista sottolineava che “la qualità prettamente razzista del dileggio di Calderoli è autenticata dalla storia e dalla consuetudine. Se dipingi uno qualunque con un naso adunco è un conto, ma se dipingi un ebreo con un naso adunco e la fisionomia repellente il tratto antisemita di quel disegno è inequivocabile. È così difficile capirlo?”.

Ci sarebbero collegamenti con un’agenzia di sicurezza privata israeliana nella vicenda dell’espulsione di Alma Shalabayeva: lo riferiscono il Corriere e la Stampa.

(18 luglio 2013)