Voci a confronto

rassegna“Non ci possono essere festeggiamenti pubblici, le autorità devono vigilare. La vergogna non è il compleanno, ma chi lo festeggia. Non promuoveremo nulla, ma è possibile che quel giorno sotto la casa dell’ex SS ci sarà un sit-in spontaneo, familiari delle vittime”. Ad affermarlo, in prossimità del 100esimo compleanno di Erich Priebke, il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. Dichiarazioni che hanno trovato un forte riscontro nelle realtà istituzionali (sia locali che nazionali), nel mondo dell’associazionismo e nell’opinione pubblica. “Massima vigilanza” è la promessa del sindaco Ignazio Marino. In Senato un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Amati (Repubblica, tra gli altri).
La Regione Lombardia boccia una campagna informativa contro il razzismo. Decisivo, si legge nel dorso milanese di Repubblica, il voto contrario di Lega e Pdl nonostante le iniziali aperture del governatore Roberto Maroni, che prima di leggere il testo aveva detto di essere d’accordo con la richiesta alla Regione di organizzare una campagna antirazzista. “Assolutamente sì — aveva assicurato il governatore — La Lega non è razzista, ogni tanto c’è qualcuno che va sopra le righe. Noi siamo per l’integrazione nel rispetto delle regole. Leggerò l’ordine del giorno e sarò favorevole a proposte ragionevoli e non ideologiche”.
Malumori in casa Pdl per la prossima discussione in aula di una legge che contrasti il fenomeno dell’omofobia. “L’attuale testo della legge sull’omofobia, nonostante alcune modifiche apprezzabili introdotte in commissione, incontra ancora problemi non trascurabili. La versione finale — afferma l’ex ministro Gelmini — dovrà contemperare di certo il no ad ogni forma di discriminazione unitamente alla tutela della libertà d’opinione che rimane un principio fondamentale della civiltà liberale e della nostra Carta Costituzionale” (Corriere della sera).
Sulla stampa internazionale alcune riflessioni in merito al recente inserimento dell’ala militare di Hezbollah nella lista del terrore stilata dalla Ue. Il Wall Street Journal parla di “mezza vittoria per l’Europa”. Sul Giornale Fiamma Nirensterin si sofferma sul lungo stallo che ha portato all’adozione di questo procedimento denunciando un sentimento di ipocrisia nelle diplomazie occidentali.

(24 luglio 2013)