Guido Sacerdoti (1944-2013)
La sua nascita fu la prova più commovente di un nuovo inizio. La ripartenza di una Comunità che faticosamente provava a rialzarsi dall’orrore nazifascista e tornare a parlare di futuro e di speranza. È il 1944. E nel Golfo di Napoli nasce il primo bambino ebreo dal giorno della Liberazione. Un momento storico che accompagnerà tutta la vita di Guido Sacerdoti, medico di fama, scomparso all’età di 68 anni per una complicazione post-operatoria da intervento chirurgico. Indimenticabile resta un aneddoto legato a quelle ore con i medici-rabbini della flotta alleata basata nel Golfo che, per festeggiare l’accaduto, omaggiarono i genitori di Guido – Dino e Lelle – con prodotti di difficile reperimento come farina bianca, cioccolata e zucchero. Legato da uno stretto vincolo di parentela con il pittore e scrittore Carlo Levi, autore del celeberrimo Cristo si è fermato a Eboli, Sacerdoti è stato – per tutta la vita – il principale diffusore della produzione artistica e letteraria dello zio attraverso un’apposita fondazione a lui intitolata (l’ultimo evento in ordine di tempo una grande mostra allestita al centro culturale ebraico di San Paolo). Al “nipote napoletano”, come lo chiamava affettuosamente, Levi stesso dedicò ben tre ritratti del suo vasto corpus pittorico.
Sacerdoti lascia la moglie Marcella Marmo e due figli, Carlo e Arianna. I funerali si sono svolti questa mattina nel cimitero ebraico di Napoli. A raccogliersi in via Santa Maria del Pianto numerosi iscritti della Comunità, ma anche tanti amici e pazienti che hanno avuto modo di apprezzarne non solo la professionalità ma anche una profonda e radicata umanità nei comportamenti.
“Guido era una persona buona, sempre disponibile, molto impegnata non solo in ambito comunitario ma anche con la testimonianza nelle scuole. Oggi salutiamo un grande amico per noi tutti”, commenta il presidente della Comunità ebraica partenopea Pierluigi Campagnano. Tra le varie testimonianze di commiato che hanno caratterizzato la cerimonia gli interventi del rabbino capo rav Scialom Bahbout, del rav Pierpaolo Punturello e del consigliere UCEI Sandro Temin.
a.s – twitter @asmulevichmoked
(26 luglio 2013)