…impuniti

Il vecchio Priebke piace all’intellettuale di destra, che pensa che non ci sia nulla di male a festeggiarlo. Così Marcello Veneziani se la prende con chi si indigna per i festeggiamenti al criminale. E fa pareggiare i conti bilanciando i crimini di Priebke con i crimini di tanti altri criminali che sono andati impuniti o che, in situazioni diverse, sono stati privilegiati da trattamenti diversi. È una nuova legge: ‘un impunito, tutti impuniti’. E sembra che per il Veneziani pensiero il premio già abbondantemente immeritato della vecchiaia assolva il criminale dai suoi crimini, come dire che, se riesci a sfuggire al giusto castigo fino a una certa età, poi ritorni innocente. Insomma, non si capisce perché a destra si sia sempre così pronti alla generosità nei riguardi dei crimini del nazismo. E, grazie al cielo, questa volta ci è stata risparmiato il rituale retorico della compensazione con i crimini di Stalin e del comunismo.

Dario calimani, anglista

(30 luglio 2013)