Qui Roma – “Partecipazione per opporsi all’odio”
“E’ una questione europea, non romana: serve una forte partecipazione contro l’indifferenza per sconfiggere questi nostalgici del nazismo” così il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici parla, intervistato dal quotidiano free press Leggo all’indomani del centesimo compleanno di Erich Priebke. Una giornata che è stata segnata da momenti di tensione, a cominciare dalla comparsa nella notte di alcune scritte inneggianti al nazismo e di minacce nei confronti del leader comunitario, e poi nel corso della manifestazione (nell’immagine) sotto la casa in cui l’ex capitano delle SS responsabile dell’eccidio delle Fosse Ardeatine sta scontando l’ergastolo agli arresti domiciliari. Al sit in, Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi Italia e consigliere dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, tiene a sottolineare la necessità di un maggiore coinvolgimento della società civile, come riportato dal Messaggero “I nazisti hanno sporcato Roma, hanno ucciso carabinieri, preti, semplici cittadini e, solo in minima parte, ebrei. Perché sembra che l’argomento Fosse Ardeatine riguardi soltanto gli ebrei? Perché sempre e soltanto gli ebrei?”. “Un quarto delle vittime erano ebrei, ma gli altri 3/4 no. Dovrebbero esserci anche i romani non ebrei a manifestare” ricorda anche il portavoce comunitario Fabio Perugia sul Corriere a proposito di quanto avvenne alle Fosse ardeatine, commentando la forte prevalenza degli iscritti alla Comunità tra i partecipanti.
“È evidente che nel nostro paese, come nel resto d’Europa, c’è un preoccupante riavvicinamento a idee neonaziste. Non so se sia per moda o per convinzione, ma è necessario combattere queste forme di odio. Contro questo allarme dobbiamo opporci – rimarca Pacifici su Leggo – È necessario riportare con fermezza la cultura della memoria”.
(30 luglio 2013)