Festival – Lech lechà, la cultura ebraica guarda verso il Meridione
Si è tenuta oggi al Centro Bibliografico Tullia Zevi, la presentazione di Lech Lechà, la settimana di arte, cultura e letteratura ebraica itinerante che si terrà dal 25 agosto al 2 settembre in vari comuni della Puglia. La Puglia ebraica, negli ultimi anni al centro dell’attenzione e dei dibattiti, offrirà un programma ricchissimo di eventi per tutti i gusti: da Yeshivà, il momento dedicato allo studio ed alla preghiera a conferenze di vario genere come quella sul Dibbuk e la mistica ebraica. Una settimana per riscoprire il Meridione ebraico da secoli dimenticato. Arriva il saluto del sindaco di Barletta Pasquale Cascella che auspica un “ritorno alle antiche radici che affondano nella nostra terra e che fanno incontrare le diverse identità delle nostre comunità”. Il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, sottolinea l’importanza di aver investito e creduto nella rinascita dell’ebraismo del Mezzogiorno: “Questa è la dimostrazione della bontà della scelta presa quasi dieci anni fa. Noi ci abbiamo creduto e abbiamo raccolto la sfida. La riapertura della sinagoga di Trani è il segno tangibile del rifiorire di questo interesse culturale. Si è riscoperto un capitolo di storia ebraica ed italiana che stava andando nel dimenticatoio. Importante evidenziare che non si tratta di proselitismo ma di una pura operazione culturale. Operazione fondamentale soprattutto per le nuove generazioni”. Il presidente della Comunità ebraica di Napoli, Pier Luigi Campagnano, ringrazia tutti gli organizzatori e ricorda che Lech Lechà non si fermerà, ma toccherà diversi comuni. Si viaggerà tra Trani, Barletta, Brindisi, Manfredonia, San Nicandro Garganico, Sogliano Cavour e finirà a Roma. Francesco Lotoro, direttore artistico della settimana culturale, illustra poi il programma: “Ci saranno più di cento eventi, abbiamo cercato di non lasciare spazi vuoti. Visiteremo le città vicine e studieremo Torah. Avremo aperitivi con lezioni e dibattiti anche grazie alla presenza dell’Imam Yahya Pallavicini. Ci sarà musica con Raiz e proiezioni di film. Cabala e balli di Shabbath in mezzo alla piazza”. Cosimo Yehuda Pagliara, coordinatore per il Salento, in rappresentanza anche del rav Shalom Bahbout si fa una domanda: “C’è un risveglio dell’ebraismo in Puglia? I fatti superano le previsioni. Non è più solo la rievocazione di un glorioso passato, ma qualcosa di vivo. Lo Shabbath a San Nicandro arriva ogni settimana. A Sogliano Cavour si vuole restituire l’antica toponomastica di Giudecca. La Puglia ha fenomeni carsici, ci sono zone quasi desertiche dove sotto scorrono fiumi, noi siamo un fenomeno simile”. Il presidente UCEI Gattegna conclude: “Bisogna ricordare che la Giornata della Cultura Ebraica del 29 settembre avrà come città capofila Napoli, un chiaro segno dell’importanza del Sud nel panorama delle comunità italiane. Ma non solo, dopo la presentazione al Salone Internazionale del Libro di Torino del primo testo a caratteri ebraici mai stampato al mondo proveniente da Reggio Calabria, si pensa proprio di tenere un Moked invernale nella città”. Per il momento, appuntamento il 25 agosto a Trani.
Rachel Silvera
(31 luglio 2013)